Fedex-Tnt assume a Padova e chiude a sorpresa in Emilia: 400 posti a rischio

Martedì 30 Marzo 2021
foto di repertorio

BOLOGNA/PADOVA - Lunedì 29, proprio nel giorno dello sciopero generale della logistica, la decisione - come riportato dalla stampa locale - di Fedex-Tnt di abbandonare l'hub di Piacenza, in strada dei Dossarelli di Le Mose, dove lavorano circa 400 persone tra magazzinieri, facchini, autisti, trasportatori in forza all'azienda americana.

Oggi, l'incontro in Prefettura «dove il gruppo Fed-Ex Tnt ha comunicato per la prima volta a parti sociali e istituzioni la volontà di chiusura dello stabilimento», lasciando sgomenti i sindacati, spiazzati dal comportamento della multinazionale.

E che genera apprensione tra i dipendenti piacentini. Raggiunti, ventiquattro ore fa, dalle parole del gruppo secondo cui le operazioni di handling nel sito di Piacenza non sarebbero più necessarie.

L'annuncio arriva a distanza di un mese dalla protesta del sindacato Si Cobas e del collettivo Controtendenza, avvenuta davanti al magazzino logistico a febbraio e che ha portato a misure cautelari e arresti domiciliari poi revocati. «È una scelta gravissima, immotivata e inaccettabile da parte dell'azienda - osservano in una nota i segretari di Filt-gil e Fit-Cisl di Piacenza, Floriano Zorzella e Salvatore Buono, al termine dell'incontro in Prefettura -: cosa è cambiato nell'ultimo mese? Ci fu un primo incontro il 25 gennaio in Confindustria a Roma - ricordano - e lì l'azienda comunicò che erano 200 gli esuberi in Italia ed esclusivamente nei settori vendite, finanze, assistenza clienti, IT, HR e marketing escludendo quindi un depauperamento occupazionale in produzione ed e-commerce, quindi a Piacenza».

Inoltre, sottolineano ancora i due sindacalisti, «anche in un incontro di fronte al rappresentante del Governo Italiano, il Prefetto, di fronte a parti sociali e istituzioni l'azienda a febbraio aveva ribadito che nessun posto di lavoro si sarebbe perso a Piacenza ed oggi, invece, comunica una scelta immotivata e inaccettabile. L'azienda ha l'obbligo sociale, morale e sindacale di spiegare la scelta e rispondere alla domanda: perché vuole ridimensionare il sito piacentino?»

L'azienda, riporta ancora la stampa locale piacentina, ha annunciato un investimento per un nuovo hub a Novara e la volontà di assumere direttamente 800 lavoratori addetti al servizio di smistamento dei pacchi negli hub nazionali di Padova, Ancona, Bari, Bologna, Fiano Romano, Firenze e Napoli Teverola. «In questa Regione - argomentano i segretari di Filt-gil e Fit-Cisl di Piacenza - è stato firmato da parti sociali e istituzioni il Patto per il Lavoro, in cui si dice che non si chiudono le aziende così, dalla sera alla mattina. Per questo chiediamo un ulteriore coinvolgimento dei livelli istituzionali, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, per far cambiare idea all'azienda. In caso contrario - concludono - se l'azienda mantenesse questa posizione valuteremo tutte le iniziative possibili a tutela dei lavoratori, del territorio e del sindacato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci