PADOVA - Le due realtà sono unicum.
Otto milioni e 280mila euro è la spesa preventivata per quest'ultimo, finanziata interamente con i fondi messi a disposizione dal Ministero nell'ambito del programma Pinqua per la qualità dell'abitare, compresi gli incrementi di 3 milioni dei costi che sono stati riconosciuti dal governo: inizialmente l'esborso preventivato era di 5milioni e 100.
Il bando per la progettazione è già stato espletato e quindi entro il 31 dicembre di quest'anno sarà la volta della gara per l'aggiudicazione dei lavori che dovranno necessariamente terminare entro marzo 2026 per non perdere i contributi statali. Il progetto è stato curato dallo StudioMas di Padova e responsabile unico del procedimento è l'architetto Domenico Lo Bosco, capo servizio dell'Edilizia Monumentale.
IL PIANO
L'immobile di via Guido Reni diventerà un hub polifunzionale: al piano terra, quindi, i 415 metri quadrati accoglieranno spazi espositivi e una mediateca; al primo ci sarà un'aula-auditorium, una biblioteca, locali per la scuola di alta formazione culinaria e aule didattiche, e al secondo spazi tecnici. L'area esterna, che misura circa mille metri quadrati, invece, verrà adibita a plateatico, con sedie e tavolini.
L'ex Configliachi è considerato il monumento più importante del quartiere Arcella e nella zona retrostante a esso interverrà anche la Provincia per trasferire il liceo Marchesi nell'ex casa riposo. L'edificio storico, tra l'altro, ha una duplice connotazione: è una Villa del Settecento, all'interno della quale c'è persino una piccola chiesa, ma ha una facciata razionalista, realizzata nel 1939 dall'ingegner Alberto Gargnani. È un esempio originale, quindi, di ibridazione architettonica, che verrà salvaguardato. L'Istituto era stato fondato nel 1838 per accogliere e istruire le persone cieche, funzione che ha mantenuto fino a una trentina di anni fa, quando era stato dismesso.
Nell'ambito della ristrutturazione, pertanto, verrà restaurato quello che rimane della dimora settecentesca, e salvaguardati le aperture contornate da pietra di Vicenza e un piccolo portico sul lato est, attualmente manomesso.
La nuova progettazione è stata pensata anche con l'obiettivo di ridurre al minimo i consumi con l'installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura, la realizzazione di sonde geotermiche al servizio delle apparecchiature per la climatizzazione, estiva e invernale, pompe di calore ad alta efficienza e illuminazione a led, oltre all'utilizzo di componenti, ad esempio gli infissi, ad alta prestazione energetica.
L'OPERAZIONE
«Siamo soddisfatti - ha osservato Colasio - perché al recupero dei 2 siti stanno lavorando studi di progettazione molto qualificati e l'operazione trasformerà l'Arcella in un hub culturale, cambiando pelle all'intera zona. Al Configliachi, che sarà interconnesso con l'ex Coni, oltre ad ampi locali per le esposizioni, troveranno collocazione sale pubbliche a disposizione dei cittadini. Si realizza, quindi, il sogno di Piccinato, il professionista che negli anni Cinquanta predispose il Prg, il quale immaginava per Arcella e San Carlo una vocazione urbana, teorizzando che in quel contesto venissero trasferite funzioni "nobili", proprio come quelle culturali. Questo, quindi, non sarà più un quartiere marginale, ma avrà un'identità urbana, con la periferia che diventerà centro, facendo aumentare il valore degli immobili».
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