Padova. «Non fate l'elemosina ai mendicati»: quel cartello apparso in chiesa che divide i fedeli

Mercoledì 27 Dicembre 2023 di Luisa Morbiato
Padova, cartello in chiesa vieta di fare l'elemosina

PADOVA - Il cartello che invita i fedeli a non fare l'elemosina ai mendicanti non solo in chiesa ma anche nei dintorni apparso prima di Natale alla chiesa dell'opera diocesana adorazione perpetua in pieno centro storico, ha suscitato le reazioni indignate di Don Albino Bizzotto, dell'ex sacerdote Luca Favarin ma anche di molti fedeli.

Un consiglio che, in tanti hanno sentenziato, va contro gli insegnamenti cristiani, tanto che alcuni hanno anche scritto recensioni negative sulla pagina Google della chiesa.


LA RAGIONE
Una scelta che sarebbe stata dettata dopo aver constato alcuni episodi di accattonaggio molesto accaduti proprio in via Santa Lucia. Don Albino, prete conosciutissimo in città proprio per il suo impegno verso gli ultimi e fondatore di "Beati i costruttori di pace" ha subito polemizzato contro l'iniziativa. «Sono scandalizzato e mi dispiace che sotto Natale non ci sia posto per i poveri in chiesa» è il suo lapidario commento. L'Opera dell'Adorazione eucaristica perpetua, che gestisce l'edificio sacro, ha precisato che, non essendo una parrocchia, la chiesa è sempre aperta: "Gli accattoni gravitano intorno al luogo di culto a tutte le ore e non solo durante le occasionali funzioni religiose, anche di notte. Questo ha portato problemi anche ai commercianti della zona, che si sono lamentati per la presenza costante di gente che chiede l'elemosina. Alcuni fedeli sono stati avvicinati in orari notturni da alcuni mendicanti molesti che in modo insistente hanno chiesto denaro, non solo disturbando i momenti di culto, ma diffondendo anche un certo senso di insicurezza".


Il rettore della chiesa ha scelto di non rispondere alle polemiche. Luca Favarin dal canto suo, la vigilia di Natale si è limitato sulla sua seguitissima pagina a postare il cartello commentando: "E domani tutti a cantare con gioia "astro del ciel..." lanciando gli hastag: ipocrisia, fariseismo, facciata, natale, poveri, religione, chiesa, mendicare. Un intervento che ha scatenato una ridda di commenti contro l'iniziativa. Luca Favarin non si è poi limitato al suo post ma ha aggiunto un'ulteriore riflessione.


LA POSIZIONE
"I poveri creano disagio? Ben venga. Ci svegliano dal torpore delle mostre comode abitudini. Il problema non è fare l'elemosina... ma fare qualcosa... se si invitano i fedeli a non fare l'elemosina li si inviti a fare qualcos'altro. È un triste messaggio schizofrenico quello che è stato dato - ha continuato - da una parte si dice che i poveri sono il tesoro prezioso della Chiesa, che sono immagine di Gesù stesso dall'altra parte si dice che sono molesti. Sì per fortuna lo sono. Sono icona degli squilibri del nostro tempo, dell'opulenza da una parte che crea fame e miseria. Lavoriamo sulla solidarietà, anzi sulla giustizia. Questa triste vicenda ci insegna una cosa: è finito il tempo in cui si può dire di tutto e fare di tutto con disinvoltura. Il tema della fragilità è una cosa seria che bussa alle porte delle case, delle chiese e delle coscienze. E se a tendere una mano di carità non è anzitutto la comunità dei credenti, chi dovrebbe farlo?».

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