Stop agli autobus in via Dante. Ad annunciarlo è stato ieri il presidente di Busitalia Andrea Ragona. Il provvedimento è legato anche alla necessità di “alleggerire” il traffico sull’asse che ruota attorno a corso Milano. «Abbiamo accolto le richieste dell’amministrazione e dei residenti di via Dante, un’arteria assolutamente inadatta al passaggio dei mezzi pubblici - ha spiegato Ragona - Con l’introduzione dell’orario estivo, dal 9 giugno, verrà deviata la linea 9».
Si tratta di quella che unisce piazza Caduti della Resistenza con Mortise, passando per il centro. In virtù delle modifiche la linea che attualmente, da piazza Mazzini raggiunge corso Milano utilizzando via Dante, successivamente sempre da piazza Mazzini, imboccherà via Giotto, per raggiungere poi largo Europa e arrivare in corso Milano attraversando corso Garibaldi. Ma a utilizzare via Dante la mattina sono anche alcune corse della linea 15: anche queste verranno tolte, ma non è ancora stato definito il percorso alternativo. «In previsione della chiusura del passaggio a livello su via Friburgo – ha detto ancora Ragona – stiamo cercando soluzioni pure per la linea 10. Non possiamo permettere, infatti, che San Lazzaro non venga servito dal trasporto pubblico.
Per il momento, però, non cambia nulla». Intanto è ancora polemica sulle piste ciclabili di corso Milano. Libero arbitrio, infatti, punta il dito contro la nuova segnaletica che, in prossimità del rondò della Prandina, cerca di deviare il traffico diretto in viale Codalunga, verso via Bronzetti, e non verso via Dante.
«Dopo la Ztl ad orari assurdi, la cancellazione di decine di posti auto, l’eliminazione di corsie auto e l’invito a percorsi stradali alternativi, ecco il ponte levatoio per completarne l’isolamento», tuona il gruppo guidato da Matteo Cavatton. «L’amministrazione - dice Eleonora Mosco del Gruppo misto – vuole desertificare il centro». Sulla questione interviene anche il presidente dell’Associazione commercianti del centro, Massimiliano Pellizzari. «L’amministrazione invita a non entrare in centro e a starci lontano a causa della viabilità modificata – osserva -. Il comparto piazze, il cuore pulsante della città, gli operatori economici, i baristi, i ristoratori ringraziano».
Ultimo aggiornamento: 12:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si tratta di quella che unisce piazza Caduti della Resistenza con Mortise, passando per il centro. In virtù delle modifiche la linea che attualmente, da piazza Mazzini raggiunge corso Milano utilizzando via Dante, successivamente sempre da piazza Mazzini, imboccherà via Giotto, per raggiungere poi largo Europa e arrivare in corso Milano attraversando corso Garibaldi. Ma a utilizzare via Dante la mattina sono anche alcune corse della linea 15: anche queste verranno tolte, ma non è ancora stato definito il percorso alternativo. «In previsione della chiusura del passaggio a livello su via Friburgo – ha detto ancora Ragona – stiamo cercando soluzioni pure per la linea 10. Non possiamo permettere, infatti, che San Lazzaro non venga servito dal trasporto pubblico.
Per il momento, però, non cambia nulla». Intanto è ancora polemica sulle piste ciclabili di corso Milano. Libero arbitrio, infatti, punta il dito contro la nuova segnaletica che, in prossimità del rondò della Prandina, cerca di deviare il traffico diretto in viale Codalunga, verso via Bronzetti, e non verso via Dante.
«Dopo la Ztl ad orari assurdi, la cancellazione di decine di posti auto, l’eliminazione di corsie auto e l’invito a percorsi stradali alternativi, ecco il ponte levatoio per completarne l’isolamento», tuona il gruppo guidato da Matteo Cavatton. «L’amministrazione - dice Eleonora Mosco del Gruppo misto – vuole desertificare il centro». Sulla questione interviene anche il presidente dell’Associazione commercianti del centro, Massimiliano Pellizzari. «L’amministrazione invita a non entrare in centro e a starci lontano a causa della viabilità modificata – osserva -. Il comparto piazze, il cuore pulsante della città, gli operatori economici, i baristi, i ristoratori ringraziano».
