PADOVA - Manca una settimana all’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza stagionale. In provincia di Padova, tra Ulss 6 e Azienda ospedaliera, sono in arrivo 107.800 dosi. Complessivamente sono stati spesi 2 milioni e 837 mila euro. Si parte ufficialmente lunedì prossimo (come stabilito dalla Regione Veneto) negli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e nelle farmacie aderenti. Nei giorni precedenti il vaccino contro l’influenza sarà già reso disponibile nelle case di riposo e nelle strutture residenziali per pazienti fragili. Di pari passo inizia anche la campagna vaccinale contro il Covid-19, sono previste 700 mila dosi per il Veneto con consegna a scaglioni settimanali.
I LOTTI
L’Ulss 6 già all’inizio di settembre ha provveduto a chiudere una fornitura per la campagna vaccinale antinfluenzale 2023-2024 pari a 99.800 dosi per 2 milioni e 800 mila euro. Tra queste, ci sono 6.600 dosi di spray nasale che può essere utilizzato per i bambini dai 2 ai 6 anni. Sempre per i più piccoli, in alternativa, ci sono altre 1.100 dosi di vaccino pediatrico antinfluenzale indicato da 6 mesi fino ai 2 anni. L’Azienda Ospedale Università, invece, pochi giorni fa ha pubblicato la delibera relativa alla fornitura di altri 8mila vaccini contro l’influenza per una spesa di circa 37 mila euro. Come sempre, sono invitati ad aderire anche i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari e tutti i dipendenti della sanità.
I DESTINATARI
L’antinfluenzale è gratuito per le persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, per i cittadini di età pari o superiore a 60 anni, per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, per personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, e ancora per donatori di sangue, bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni e donne in gravidanza. «La vaccinazione è uno strumento sicuro di protezione - si legge nella nota diffusa dalla Regione Veneto -. Non occorre prendere nessun farmaco o integratore prima della somministrazione. Gli effetti collaterali più frequenti sono qualche linea di febbre e un po’ di dolore nel punto di iniezione». L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e il Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale vigente riportano, tra gli obiettivi di copertura il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale per tutti i gruppi target.