Sprofondo biancoscudato. Il Padova perde anche nella trasferta con il San Giuliano ed è sempre più in crisi. Un passo falso che fa scivolare ulteriormente la squadra in classifica ora quindicesima e che fa traballare la panchina di Caneo, in tribuna a Seregno per squalifica. Sino a ieri sera la società aveva difeso a spada tratta il tecnico rinnovandogli la fiducia, ma dopo questa ulteriore sconfitta a corredo di una prestazione largamente insufficiente non sono da escludere scenari diversi. Fermo restando che già domenica arriva il Trento all'Euganeo e potrebbe essere l'ultima chiamata. Non esenti da colpe neppure i giocatori che stanno palesando evidenti limiti di tenuta mentale dopo un avvio di campionato entusiasmante, per cui c'è da mettere in discussione anche le scelte di mercato operate da Mirabelli con il benestare della proprietà.
Troppo poco
Sembra promettere bene l'approccio alla gara con il Padova che cerca subito di dare l'impronta giusta. Tre angoli nei primi cinque minuti e in mezzo anche la battuta a rete di Vasic che reclama il penalty, ma in realtà Serbouti devia con la faccia. Pochi istanti prima dalla destra era stato invece Piovanello a mettere un pallone invitante senza trovare compagni al centro dell'area. In pratica la fase offensiva biancoscudata della prima frazione si chiude qui eccetto un mancino di Piovanello deviato in corner. Da questo momento in avanti la squadra si sgonfia, pasticcia più volte con la palla tra i piedi e soprattutto offre pericolosamente il fianco alle incursioni dei milanesi che vanno vicini al vantaggio in almeno due occasioni. La prima quasi alla mezzora quando Anastasia favorisce la penetrazione in verticale di Cogliati sul quale Germano è in ritardo e Donnarumma è provvidenziale nella respinta in uscita. Quasi allo scadere altro grande brivido con Miracoli che imbecca a destra Anastasia, palla sul secondo palo per Cogliati che manda sul fondo. In entrambi i casi difesa rivedibile con i biancoscudati costretti a inseguire gli avversari verso la propria porta. Anche in occasione dell'ammonizione al limite dell'area di Ilie per un fallo su Zanon che palla al piede spacca in due la difesa. La successiva punizione di Salzano è facile preda di Donnarumma. Tornando al Padova, un primo tempo decisamente modesto nel quale l'attacco non è praticamente pervenuto e neppure il cambio di fascia come quinti di Vasic e Germano porta giovamento.
A picco
Gli ingressi di Valentini (fuori Ilie) e Liguori (Cretella) e il cambio di modulo con il ritorno al 3-4-2-1 sono le novità in apertura di ripresa.