Padova. L'allarme degli artigiani: «Bollette in aumento, rischiamo un'altra crisi. Servono incentivi al fotovoltaico»

Stefano Besseghini, presidente dell'Autorità per l'energia Arera, ha anticipato che le prossime bollette di luce e gas saranno più pesanti per gli italiani

Sabato 30 Settembre 2023 di Gabriele Pipia
Fotovoltaico

PADOVA - Lo stesso incubo, un anno dopo. Stefano Besseghini, presidente dell'Autorità per l'energia Arera, ha anticipato che le prossime bollette di luce e gas saranno più pesanti per gli italiani e cresce la preoccupazione anche per il mondo delle imprese padovane. La prima associazione di categoria a sollevare il problema è Confartigianato che pone subito l'attenzione sulle oltre 24mila imprese artigiane della provincia di Padova. La stima parla del +10% per l'energia e prevede per i primi di ottobre un aggiornamento delle tariffe del gas che potrebbe arrivare ad un +9%.

Il fotovoltaico

«Da anni chiediamo misure a sostegno degli investimenti per l'installazione del fotovoltaico sui tetti dei nostri capannoni, ma abbiamo avuto ben poche risposte - si sfoga il presidente Gianluca Dall'Aglio -. Non c'è una normativa chiara in proposito e l'assenza di misure di sostegno insieme alle difficoltà di accesso al credito e all'aumento dei tassi pone le nostre aziende nella pericolosa situazione di essere ancora una volta vittime delle oscillazioni del mercato».

Caro energia e imprese

Lo scorso anno il caro-energia è costato alle piccole imprese venete oltre 4 miliardi di euro pari ad un maggior onere del 47,5% rispetto ai prezzi della media dell'eurozona. Attualmente in Italia i prezzi al consumo di elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a fronte del +42,4% registrato nei Paesi Ue. «Un impatto senza precedenti sulle piccole attività - prosegue il presidente - che rischia di ingigantirsi ulteriormente se non si interverrà. È una mazzata per le nostre attività, che già faticano a sopravvivere in questo contesto di incertezza e difficoltà. Chiediamo al governo di intervenire con urgenza per scongiurare questo rincaro insostenibile che metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro e la competitività del nostro tessuto produttivo. Il fotovoltaico è una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale, ma richiede un'adeguata incentivazione da parte delle istituzioni. Il tema energia deve diventare la priorità: da tempo attendiamo la riforma della tassazione dell'energia che oggi tocca il 51% della bolletta e che penalizza con maggiori oneri proprio le piccole imprese che consumano meno, in barba al principio "chi inquina paga"».

Come affrontarlo

Confartigianato ha esaminato l'impatto del costo delle bollette sulle piccole e medie imprese, mettendo in evidenza anche la reazione delle aziende messa in atto con strategie diverse: spicca la riduzione dei margini di profitto - attuata dal 47,8% delle imprese - accompagnata dalla ricerca di nuove forme di approvvigionamento energetico green. Il 22,2% delle piccole imprese manifatturiere ha rinegoziato i contratti o cambiato il fornitore (la quota sale al 37,9% per le imprese dei servizi), il 13,2% ha puntato su maggiore efficienza energetica degli impianti e il 17,1% sul consumo di elettricità autoprodotta (percentuale che aumenta al 34,1% per le aziende dei servizi).

Il 42,5% delle imprese dei servizi ha adottato strategie per il risparmio energetico della propria attività. «Confartigianato sta supportando i propri soci - chiude il presidente - verso il consumare meglio per spendere meno. E va in questa direzione il ruolo dei consorzi energia di Confartigianato a partire dal nostro Caem sino al Cenpi e Multienergia, attivi da 20 anni». Nel 2022 hanno favorito l'acquisto di elettricità e gas al miglior prezzo sul mercato per 49.627 clienti, in Italia, tra imprese e famiglie, distribuiti in 88mila punti di fornitura. 

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci