PADOVA - Da oggi è possibile accendere una candela 'virtuale' e lasciare sul web un messaggio o una preghiera per Papa Francesco. L'idea è della Diocesi di Padova che oggi, in vista del primo anno dalla nomina di Papa Bergoglio, ha aperto il blog perpapafrancesco.org. Lo staff della pastorale padovana «Un attimo di pace» ha pensato di ricordare con questa formula l'anniversario dell'elezione del pontefice argentino, in collaborazione con il Messagero di S. Antonio.
Tutte le intenzioni consegnate alle pagine web verranno poi stampate e messe a disposizione dei fedeli che si recheranno nella basilica di Sant'Antonio a Padova la sera del 13 marzo, data che ricorda l'inizio del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Gli autori del blog «Per papa Francesco» hanno reso noto che la possibilità di inserire testi sarà attiva per tutta la Quaresima e, al termine, le preghiere verranno raccolte in un fascicolo e inviate al Santo Padre.
«Attraverso Internet - ha spiegato don Marco Sanavio, coordinatore del blog - accogliamo la richiesta del Santo padre di pregare per il suo servizio quotidiano ma suggeriamo anche di dilatare il cuore alle necessità del mondo.
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 06:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutte le intenzioni consegnate alle pagine web verranno poi stampate e messe a disposizione dei fedeli che si recheranno nella basilica di Sant'Antonio a Padova la sera del 13 marzo, data che ricorda l'inizio del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Gli autori del blog «Per papa Francesco» hanno reso noto che la possibilità di inserire testi sarà attiva per tutta la Quaresima e, al termine, le preghiere verranno raccolte in un fascicolo e inviate al Santo Padre.
«Attraverso Internet - ha spiegato don Marco Sanavio, coordinatore del blog - accogliamo la richiesta del Santo padre di pregare per il suo servizio quotidiano ma suggeriamo anche di dilatare il cuore alle necessità del mondo.
Consegnare un'intenzione di preghiera alla Rete significa condividerla con un gran numero di persone ma, più che un gesto di delega, vorremmo che potesse diventare un impegno personale che ha risvolti comunitari».
