di Luisa Morbiato
PADOVA - Non ha subito ritardi a causa del maltempo il grande spettacolo che, ieri pomeriggio, ha visto esibirsi allo stadio Colbachini dell'Arcella tutte e sei le fanfare venete dell'associazione nazionale Bersaglieri.
L'APPREZZAMENTO
Dagli spalti coperti dello stadio dove si sono subito strette le tantissime persone che volevano godersi uno spettacolo unico sono partiti applausi e urla di incoraggiamento. A seguire è entrata in campo la fanfara di Padova che festeggia quest'anno i cento anni dalla sua nascita e che ha organizzato i tre giorni di festeggiamenti cui prendono parte associazioni di tutto il Nord Italia. Dopo i padroni di casa si sono esibite le fanfare di Belluno-Alpago-Ponte delle Alpi, Ceggia, Jesolo, Marostica e San Donà di Piave. Ampia la varietà dei brani proposti al pubblico, da quelli tradizionali a pezzi di musica lirica, da "Addio mia bella addio", a "Fanfara olimpica", da "Monte Grappa" a "Cuor di bersaglieri", fino all'ouverture del Guglielmo Tell di Rossini. Il tutto sotto la pioggia intensa accompagnato da corsa e coreografie che hanno entusiasmato il pubblico.
IL MOMENTO CLOU
Al termine delle esibizioni, il momento clou: il tentativo, brillantemente superato, di entrare nel Guinness dei primati percorrendo l'anello dello stadio a passo di corsa suonando. Le sei fanfare a staffetta hanno percorso ben 3079 metri in 18,29 minuti. A certificare il risultato, oltre ai giudici, il vicesindaco Andrea Micalizzi che si è complimentato con i 168 membri delle sei fanfare. La grande festa si è chiusa con la consegna di un riconoscimento a due direttori storici della fanfara di Padova, e con le sei bande schierate che hanno eseguito l'inno di Mameli.
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