CITTADELLA (PADOVA) - Un piccolo pezzo di storia di Cittadella che se ne va, anche se l'attività ed il servizio resteranno. Dopo poco meno di 54 anni di ininterrotta attività, la famiglia Beltramello lascia la gestione del bar-edicola-biglietteria-ricevitoria-tabaccheria della stazione ferroviaria di Cittadella, il Bar Buffet Stazione Cittadella.
Domenica dunque sarà l'ultimo giorno di attività del locale sotto la direzione di Giuseppe Beltramello e della moglie Daniela. «Abbiamo lavorato per molti anni. È arrivato il momento di riposarci un po' - spiegano i coniugi - Per noi abituati a stare per molte ore con le persone non sarà semplice, un po' di rammarico c'è ed è normale, ma è anche giusto saper girare pagina e stare più tranquilli».
Il cambio di gestione
«A rilevare l'attività saranno due ragazze di nazionalità cinese che sono in Italia da tanti anni ed hanno già un bar con tabaccheria - raccontano - Conoscono quindi il mestiere, con tempi e ritmi». Persone che hanno quindi voglia di lavorare come l'hanno avuta i Beltramello. Anche l'orario di attività non subirà variazioni come del resto il nome del locale. Per qualche giorno il bar rimarrà chiuso per motivi tecnici.
«Per qualche tempo saremo ancora dietro al banco - rivelano Giuseppe e Daniela - Affiancheremo giustamente la nuova gestione per ogni aspetto, non solo tecnico, ma soprattutto per il rapporto con le varie persone. Siamo certi che il clima che si è creato continuerà ad essere tale». I numeri ci sono tutti perchè avvenga. È importante che in una zona come quella della stazione ferroviaria, permanga questo tipo di attività che è diventato un vero e proprio servizio per il pubblico ed i Beltramello hanno pensato anche a questo. Uno spazio apprezzato non solo dai passeggeri in transito, ma anche un punto di riferimento per molti residenti a cominciare anche dagli ospiti del vicino centro anziani. Non a caso il locale è anche sede dei tifosi neroazzurri dell'Inter. Gli spazi però sono di proprietà di Trenitalia.
La storia
Le saracinesche sono state alzate l’1 maggio del 1971 da Bruno Beltramello, conosciuto nella città murata dai più con il nome di "Cio Cordaro". L'arte è stata imparata dal figlio Giuseppe che ha proseguito poi la gestione ampliando via via i servizi offerti al pubblico. Una volta sposato, al suo fianco è giunta la moglie e poi anche la terzogenita Laura. A volte a collaborare con i familiari ci sono stare anche le altre due figlie, Elisa e Cristina, pur avendo una loro attività.
Un lavoro enorme quello del locale, aperto dalle prime ore del mattino fino alla tarda serata, per sei giorni su sette. Attività ridotta al lunedì, giorno di mercato a Cittadella, con apertura fino alle 13. «Abbiamo cercato di rendere questo spazio sempre più accogliente per tutti - continua Giuseppe - La fatica è stata molta, ma allo stesso modo anche le soddisfazioni ricevute dai clienti, molti dei quali sono diventati amici».
Quella dei coniugi non è stata solo un'attenzione al loro lavoro, ma hanno sempre avuto un occhio di riguardo per tutto l'ambiente concernente la stazione ferroviaria, in modo specifico e soprattutto quando è stata chiusa la biglietteria e poi è arrivata l'automazione, quindi con il personale ridottissimo se non assente almeno negli uffici.
Non poche volte Giuseppe e Daniela hanno dato supporto a viaggiatori che si sono trovati in particolari situazioni, ma anche avvisato le forze dell'ordine quando c'era qualche cosa di particolarmente sospetto. Senso civico non da tutti.