Il sabato di Padova: Prato della Valle snobbato, folla in centro storico

Domenica 28 Febbraio 2021
Il sabato di Padova: Prato della Valle snobbato, folla in centro storico

PADOVA Un tranquillo sabato da far paura.

Ieri in centro si sono riversate migliaia di persone, soprattutto giovani, come se il virus non esistesse. Bar strapieni con tavoli sovraffollati, assembramenti di ragazzi davanti ai locali, poca voglia di rispettare le raccomandazioni arrivate in questi giorni.


IL PIANO

Eppure il piano fatto scattare da Comune e Prefettura nella zona del Prato ha funzionato. Dalle 14 in poi, infatti, non si sono viste le migliaia di persone ammassate lo scorso 6 febbraio. E quasi tutti hanno rispettato il senso unico istituito lungo via Roma e via Umberto I. Dunque episodi come quello di sette giorni fa sono stati scongiurati. Il massimo erano i ragazzini senza mascherina che al passaggio della polizia se la rimettevano in fretta. 


L'ASSALTO

Detto questo, però, dalle 13.30 in poi in centro si è assistito a una sistematica violazione delle norme sul distanziamento sociale. Da questo punto di vista, soprattutto i più giovani, sono sembrati i più refrattari al rispetto delle regole. Attorno alle 16, per esempio, i bar di piazza Delle Erbe registravano il tutto esaurito ma in molti casi, la regola del 4 per tavolo è rimasta solamente sulla carta e con l'escamotage di distanziare i tavoli di qualche centimetro si sono viste tavolate di 8 o 10 persone che, con il calice in alto, celebravano con qualche ora di anticipo il rito dell'aperitivo. 


LE PIAZZE

Alla stessa ora tantissimi erano nei tavolini dei locali che si affacciano su piazza Capitaniato. Mentre molti stavano sulla scalinata della Gran Guardia senza rispettare le distanze. In piazza Duomo a farla da padrone sono stati i giovanissimi divisi in gruppetti più o meno nutriti. Mascherine abbassate, tanti baci per salutarsi, distanze ravvicinatissime e qualche sguardo di sfida a chi, passando, si lamentava degli atteggiamenti troppo disinvolti rispetto al virus. Più decisi invece nel buttare la birra aperta nel cestino all'arrivo di un poliziotto (non si può bere fuori dal plateatico). Al Duomo c'erano vigili, carabinieri, polizia e Guardia di Finanza. Almeno dieci agenti. Allo scoccare dell'ora fatidica, quella in cui a partire dalle 18 non si può più stare al tavolo, abbiamo assistito in cinque minuti allo spopolamento immediato della zona. Anche questo deve far riflettere. Spostandosi un po' ma non troppo, ad essere presi d'assalto sono stati anche i tavolini dei bar del Ghetto. Anche qui la regola dei 4 per tavolo in molti casi è rimasta solamente un buon proposito.


IL PRATO

Un discorso parte va fatto per il Prato della Valle. Qui , infatti, complici le temperature più che primaverili, il tradizionale mercato settimanale ha registrato, soprattutto in mattinata e nelle prime ore del pomeriggio, una grandissima affluenza e non è mancato qualche assembramento davanti ai mucchi di merce in stock. Per quel che riguarda, invece, la chiusura dell'Isola Memmia c'è da registrare che i ragazzi e non solo che solitamente si danno appuntamento all'interno dell'isola, molto semplicemente si sono spostati sulle spallette esterne della canaletta. Molte le mascherine abbassate. In tutti i casi, per tutta la giornata il centro storico ha visto una presenza massiccia delle forze dell'ordine dalla Polizia, ai Carabinieri, passando per i Vigili e per la Guardia di finanza e i volontari della Protezione civile che in via Roma e in via Umberto I hanno fornito ai passanti informazioni sui percorsi alternativi per raggiungere il Prato. 
Mauro Giacon 
Alberto Rodighiero

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