Rizieri Ongaro, l'ex sindaco travolto e ucciso sulla pista da sci: nessun super perito per l'incidente che ne causò la morte

Accusato di omicidio colposo Rhys Phillips, cittadino inglese di 31 anni, nato ad Aldershot, ma residente a Copenaghen. La sentenza si conoscerà a maggio

martedì 25 febbraio 2025 di Olivia Bonetti
Rizieri Ongaro, l'ex sindaco travolto e ucciso sulla pista da sci: nessun super perito per l'incidente che ne causò la morte

SELVA/CENCENIGHE - Nessun super-perito per l'incidente di sci in cui morì Rizieri Ongaro.

La verità sullo schianto dovrà essere ricostruita solo con le testimonianze del processo che vede accusato di omicidio colposo Rhys Phillips, cittadino inglese di 31 anni, nato ad Aldershot, ma residente a Copenaghen. La sentenza si conoscerà a maggio.

LE ACCUSE

L'ex sindaco di Cencenighe venne investito e ucciso, tre giorni prima di compiere 78 anni, mentre sciava sulla pista Le Ciaune in comune di Selva di Cadore l'8 marzo 2022. Philipps quel giorno avrebbe omesso di tenere la dovuta distanza di sicurezza e non avrebbe moderato la velocità, nonostante la pista fosse molto frequentata travolgendo l'ex sindaco. Questa l'accusa, e quanto sostenuto dalla Procura nel processo con diversi testimoni.

LE PARTI

Ma ieri (24 febbraio) la difesa avrebbe dovuto portare in tribunale a Belluno il proprio consulente, un medico legale che doveva arrivare da Milano. Il tecnico doveva rafforzare quanto sostenuto dall'imputato che ha detto in aula che «ad un certo punto qualcuno, da dietro, mi è arrivato addosso». Anche la parte civile, assistita dall'avvocato Massimo Montino dello studio Prade, avrebbe dovuto portare la sua verità con due consulenti: uno sulla dinamica e un medico legale sui traumi riportati dall'ex sindaco. Secondo l'accusa Rizieri Ongaro era a valle dell'imputato e di conseguenza lo sciatore inglese avrebbe dovuto dare precedenza e mettere in atto manovre di prudenza per evitare la collisione.

LO STATO DELL'ARTE

Nel frattempo la figlia che era parte civile nel processo ha revocato la costituzione (la moglie invece non si era mai costituita). Da quanto si è appreso l'imputato tramite l'assicurazione ha risarcito il danno e di conseguenza la congiunta della vittima è uscita dal processo.

L'UDIENZA

Ieri pomeriggio in tribunale a Belluno era attesa la battaglia tra le parti sulla dinamica e le cause di morte dell'ex sindaco con i propri consulenti e la possibile nomina al termine di un super-perito del giudice. In realtà non c'è stato nulla di tutto questo. L'udienza di fronte al giudice Paolo Velo è stata rapidissima. Si aperta con la questione del certificato medico per il consulente milanese dell'imputato, che non poteva partecipare per motivi di salute. I difensori dell'imputato, con gli avvocati Ernesto Caracciolo e Aldo Bissi, hanno spiegato che il documento tardava ad arrivare. A quel punto per superare la questione le parti, di comune accordo, hanno rinunciato a sentire i tecnici e il processo è stato rinviato al 22 maggio prossimo quando si arriverà alle conclusioni.

 

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