Carosello sciistico atteso da 20 anni in Comelico, nuovi intoppi: gli ambientalisti al Tar

Martedì 14 Dicembre 2021 di Lucio Eicher Clere
Non c'è pace per il progetto del carosello sciistico del Comelico: ambientalisti al Tar
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COMELICO SUPERIORE - La pena infinita del collegamento sciistico tra Padola e Passo Monte Croce Comelico. Se l’iter della pratica burocratica pareva essere giunto alla fase finale, ora si profila un altro allungamento dei tempi per la possibile partenza dei lavori attesi ormai da un decennio. I tempi sembravano maturi dopo l’approvazione del Consiglio comunale di Comelico Superiore del progetto e il successivo parere favorevole da parte della commissione regionale Vas della Regione Veneto in merito alla Valutazione di Incidenza (Vinca) e Valutazione Ambientale Strategica (Vas), relative al collegamento sciistico Campotrondo – Col dla Tenda, a completamento di quanto già espresso nel 2017 per il collegamento tra Campotrondo e Passo Monte Croce. Le speranze del Comune di Comelico Superiore e degli abitanti della vallata erano ora tutte riposte sulla risposta della Soprintendenza in merito all’avvio delle opere dipreviste a progetto. Ora il nuovo intoppo: ad opporsi all’approvazione del progetto si sono attivati gli ambientalisti di Italia Nostra, LiPU, Mountain Wilderness e WWF con un ricorso al Tar. 

LE RAGIONI
La battaglia contro il collegamento impiantistico da Padola a Monte Croce da parte di questi gruppi va avanti da quando l’idea era nata negli anni Duemila. Il ricorso al TAR è l’ultimo atto di questo contrasto, con visioni diverse sullo sviluppo turistico del Comelico. Gli ambientalisti osservano che i pareri favorevoli della commissione regionale Vas «evidenziano che i collegamenti comportano importanti criticità ambientali, quali la frammentazione di habitat e specie, la perdita di biodiversità, il disturbo della quiete invernale e il forte sfruttamento delle risorse idriche. Nonostante le forti incidenze negative sulla Val Grande, ampiamente argomentate nei pareri e la dubbia efficacia delle misure di mitigazione proposte, l’intervento è stato approvato. Ancora una volta la tutela dell’ambiente viene calpestata dagli interessi economici». A fronte di questa linea di comprensione delle motivazioni economiche per lo sviluppo del turismo invernale in Comelico da parte della commissione regionale, le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Mountain Wilderness, LIPU e WWF hanno impugnato dinanzi al Tar del Veneto le delibere del Comune con cui sono state approvate le varianti relative agli interventi progettuali, compresi i pareri (VAS e VINCA) della Regione Veneto, denunciando che il comune di Comelico Superiore ha inteso procedere con il collegamento sciistico nonostante l’impatto fortemente negativo sull’ambiente in alcune aree protette dalla rete Natura 2000 e patrimonio Unesco. 

L’OBIETTIVO
Secondo loro il fatto che per il collegamento sciistico siano già stati stanziati 26 milioni di euro, provenienti dal Fondo dei Comuni Confinanti con la Provincia autonoma di Bolzano rende ancora più grave la situazione, perché consolida un modo di procedere, secondo il quale prima si stanziano dei contributi pubblici e solo successivamente si fanno le verifiche ambientali, indispensabili ed obbligatorie, che dovrebbero al contrario esserne il presupposto. «Il ricorso - dicono gli ambientalisti- è stato presentato nello spirito di salvaguardia di un territorio, unico al mondo, prezioso, perché ancora conservato nella sua integrità che gli ha conferito il riconoscimento Unesco; un valore che abbiamo il dovere di preservare anche per le generazioni future.

Questo è anche il significato delle aree Natura 2000, che la normativa europea consente di alterare esclusivamente per ragioni di sicurezza pubblica. Ogni altra motivazione è in queste aree secondaria rispetto alla tutela dell’ambiente». Ora sarà il Comune di Comelico Superiore a deliberare di resistere per far valere le proprie ragioni, ma questo ricorso allungherà ancora di più i tempi di del possibile collegamento impiantistico tra Padola e Passo Monte Croce. 

Ultimo aggiornamento: 07:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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