Ospedale all'avanguardia, nuovo ambulatorio di otorinolaringoiatria per i disturbi dell'equilibrio

Domenica 4 Febbraio 2024 di Daniele
Nuovo ambulatorio di otorinolaringoiatria a Belluno

BELLUNO - È ai blocchi di partenza, all'ospedale San Martino, un ambulatorio dedicato ai disturbi dell'equilibrio. Si affiancherà a quello che rappresenta un punto d'orgoglio per il reparto di otorinolaringoiatria (Orl): il servizio di odontoiatria speciale che va incontro, a livello provinciale, a circa 40 pazienti che presentano gravi disabilità. Nel giorno del santo protettore della gola Biagio, vescovo armeno che ha salvato un bambino che stava soffocando per aver ingerito una lisca di pesce il direttore generale, Giuseppe Dal Ben, ha fatto il punto sul reparto diretto da Roberto Bianchini che offre, tra l'altro, trattamento con farmaci biologici per le poliposi nasali e interventi con tecniche innovative per le patologie oncologiche testa-collo.

Tumori che, a detta degli esperti, non sono collegabili solamente alle sigarette, ma all'Hpv (human papilloma virus) quello che porta a lesioni del collo dell'utero.

L'OPERATIVITÀ
«Facciamo circa 700 interventi all'anno per piccoli tumori, come melanomi e carcinomi della faccia», precisa Bianchini che segue, poi, i pazienti chirurgici in sintonia con altri reparti, come oculistica, gastroenterologia, oncologia, radioterapia. Un fiore all'occhiello, peraltro, è il servizio di odontoiatria riservato a persone down, diabetici gravi o portatori di gravi patologie. Chi ha difficoltà ad aprire la bocca, infatti deve essere addormentato.

L'ALTRA QUESTIONE
Altra questione che, in base alle richieste, pare stia esplodendo è quella delle apnee notturne che porta con sé risvolti nel quotidiano: «Di notte il cervello non si riposa mai afferma Bianchini - chi ne soffre ha poi sonnolenza durante il giorno». A loro il reparto Orl di Belluno fornisce un respiratore da portarsi a casa (con sedute di controllo ogni due settimane) mentre nei casi più seri si passa all'intervento chirurgico: in lista d'attesa ci sono una cinquantina di persone, per la diagnosi ci si avvale di due macchinari, di cui uno utilizza l'intelligenza artificiale. Altra soddisfazione su cui va giù chiaro Bianchini: «Pochi centri nel Veneto fanno come noi: demolizione e ricostruzione plastica». Già dal 1985 infatti (con l'ex primario Saetti) il reparto di chirurgia ricostruttiva si avvale del laser. E di tecniche mini invasive per la tiroide (con incisioni di 1,5 centimetri) che richiamano, nel passa parola, pazienti da altre Ulss. "Nella stagione invernale, inoltre, aumentano i traumi maxillo facciali a cui facciamo fronte". Le attività chirurgiche riguardano anche l'oncologica ricostruttiva cervico facciale, l'otologia (nella patologie malformative, infiammatorie e tumorali dell'orecchio) e della via lacrimali (in collaborazione con l'oculista).

I DATI
Numeri pre-Covid per gli interventi in ambulatorio, con un aumento del 17%. Si è passati, infatti, da 13.665 prestazioni nel 2022 a 15.983 prestazioni nel 2023. Incremento più modesto per quel che riguarda i ricoveri: da 729 a 769, quindi con un +5% tra il 2022 e il 2023. Bianchini tiene a sottolineare «l'attrattività sia intraregionale che extraregionale»: nell'anno appena trascorso 136 persone sono arrivate al San Martino da altre province del Veneto e 221 da altre zone d'Italia per prestazioni ambulatoriali, per ricoveri rispettivamente 17 e 23. Un leggero incremento, rispetto agli anni passati, si registra a proposito degli interventi: mille nel 2023. Fondamentale il lavoro svolto dai logopedisti che rieducano i pazienti operati o i sordi portatori di impianto cocleale: «Insegniamo a deglutire e a parlare», sintetizza Carine Da Gioz, da 30 anni punto di forza del reparto.
 

Ultimo aggiornamento: 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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