«Io progettista della pista Vertigine: prova mondiale superata»

Mercoledì 17 Febbraio 2021 di Marco Dibona
Monica Borsatto, ingegnere e progettista della pista Vertigine

CORTINA - Sulla nuova pista Vertigine, alle pendici della Tofana, si sono disputate le gare di discesa libera e di supergigante maschile, di questi campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021. Ora ha esaurito il suo compito, perché la gara di gigante di venerdì si correrà fra Labirinti e Olympia, mentre lo slalom conclusivo di domenica scenderà lungo la Druscié A. Il progetto di questo nuovo tracciato della Vertigine, che raccorda alcune delle piste storiche della conca d’Ampezzo, è dell’ingegner Monica Borsatto. In questi giorni è al lavoro, con Fondazione Cortina 2021, si occupa della partenza delle gare maschili. E’ compiaciuta, nel vedere l’apprezzamento per la sua creatura: «La soddisfazione è tantissima, per questo lavoro di squadra, che è stato fatto assieme a un team. Sono io la progettista, ma siamo intervenuti in tanti. Questa pista è spettacolare, come le altre del comprensorio. Il duro lavoro di tanti uomini, di questi giorni, le ha rese perfette. Per me è stata davvero un’emozione grandissima, nel vedere l’utilizzo della Vertigine, per queste gare mondiali».

Sono state espresse posizioni diverse, sulla pista Vertigine, da parte di vari atleti, italiani e stranieri, in particolare in merito alla tracciatura e al trattamento della neve. C’è chi ha apprezzato e chi invece ha contestato alcune scelte. «La pista è stata sistemata perfettamente, dopo la nevicata, che c’è stata i giorni precedenti l’avvio dei Mondiali, che ha causato il ritardo nell’inizio delle gare: tutti hanno fatto un lavoro meraviglioso – spiega l’ingegner Borsatto – in quanto alla tracciatura, non assecondava il naturale andamento della pista e questo è stato fatto notare anche dagli atleti. In questo caso è stata adottata una linea prudenziale, perché la Vertigine non era mai stata provata prima, con partenza da sopra, in alto, quindi è stata fatta questa scelta di sicurezza».

Tutte le piste dei Mondiali, rinnovate o realizzate per queste gare, saranno un importante lascito per Cortina. Sulla Tofana ci sono stati interventi sulla nuova Vertigine, è stata migliorata la storica Olympia, realizzata per i Giochi del 1956, ha un nuovo profilo l’impegnativa Labirinti; si è lavorato sul Col Druscié, per ampliare la “A” e per un diverso utilizzo della “B”; alle Cinque Torri c’è la nuova pista agonistica Lino Lacedelli. Per Cortina è un lascito importante, che rimarrà, dal 22 febbraio in poi, per tutti gli appassionati che le utilizzeranno per diletto, oltre che per attività agonistiche. «Sicuramente le piste sono state disegnate per l’attività agonistica – conferma Borsatto – ma il fatto di essere state allargate e sistemate gioverà soprattutto dopo, così da essere funzionali anche per l’utilizzo turistico. Sono molto felice per questo: il lascito di questi lavori, che sono stati fatti, è un arricchimento per Cortina e per la pratica dello sci in questi comprensori».

La professionista altoatesina si è occupata anche della vecchia pista Labirinti, che è stata rimodellata, la scorsa estate, e che venerdì 19 accoglierà la parte iniziale dello slalom gigante maschile. In passato curò la progettazione e la realizzazione del bacino artificiale Inpó Druscié, per l’accumulo dell’acqua, da utilizzare per rifornire gli impianti di innevamento programmato. E’ un lago con la capacità di oltre 90mila metri cubi, che ha una particolarità: a vederlo dall’alto, dalle rocce sovrastanti, o dal secondo tronco della funivia Freccia nel Cielo, che lo sorvola, ha la forma di un cuore azzurro, incastonato nel verde scuro della mugheta. E’ una gentile concessione al romanticismo, un accorgimento che solo l’animo di una donna poteva adottare, unito alla rigorosa professionalità del tecnico.

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