Innerhofer: «Il superG? Tranquillo come andassi in vacanza, non ho niente da perdere»

Giovedì 11 Febbraio 2021 di Andrea Zambenedetti
Christof Innerhofer, 36 anni

CORTINA - «Ho la stessa serenità che avrei se dovessi partire per andare in vacanza». Christof Innerhofer, invece, oggi sarà al cancelletto di partenza del supergigante sulla pista Vertigine.

Le sorti dell’Italia, nel medagliere, sono legate anche alla sua prova. Sono passati 10 anni esatti (era il 9 febbraio) da quel 2011 quando, al Mondiale di Garmisch, mise al collo la medaglia più pesante. Ma rispetto a quella vigilia, oggi, a Cortina è tutt’altra cosa.


Buongiorno Christof, la chiamavo per sapere quali sono le sensazioni per questo superG?
«Bella domanda, dipende da come sarà la pista, come viene sistemata. É difficile dire quali saranno le sensazioni, il punto di domanda è proprio legato alla pista. Capirò come mi sento solo quando metto gli sci».


Per lei la pista Vertigine è anche legata all’incidente di marzo 2019. È più tornato in quel tratto dopo la caduta?
«No, volevo tornarci lo scorso anno, ma poi c’è stato il lockdown e non è stato possibile. Ieri ho rivisto per la prima volta quel passaggio».


Che effetto le ha fatto?
«Non è stata una bella sensazione. Qualcosa di brutto è rimasto. Ma non mi preoccupa. So quello che ho da fare. Di testa sono prontissimo, bisogna solo vedere la sensazione con gli sci».


Quindi la concentrazione c’è?
«Non c’è paragone con dieci anni fa. Nervoso zero, tensione zero. Anche se la gara è stata rinviata e abbiamo dovuto aspettare mi era proprio indifferente, sarà come sarà. Sono contentissimo di gareggiare a 50 minuti di casa. È come la vigilia di una partenza per la vacanza».


Nei giorni scorsi ha detto che l’obiettivo è il podio, la pensa ancora così?
«Punto a sciare bene, so che bisogna rischiare e cercherò di fare il meglio possibile ma non penso alla medaglia. È sempre bello vincere, domani partiamo tutti per quel motivo ma bisogna essere obiettivi. Andrà come andrà e come deve andare. Ho la fortuna di avere cinque medaglie a casa, una in più o in meno».


Però questi rinvii favoriscono chi ha la serenità di una carriera che non dipende da questa discesa. È d’accordo?
«Vediamo come vanno le cose, non è neppure sicuro che domani (oggi per chi legge ndr) si riparta, quindi meglio essere molto sciolti».


E Cortina come le è sembrata in questi giorni?
«Ho fatto un giro del paese questo pomeriggio, c’è poca gente, ma c’è già più movimento in confronto alle ultime settimane. Comunque è tutto molto tranquillo. Per Cortina questi Mondiali sono un bene ma è un grande peccato che questa bella Cortina non possa ospitare il pubblico. Qua siamo nel cuore delle Dolomiti, montagne incredibili. Tutti gli atleti in partenza si sono fermati a scattare le foto: anche loro, che non erano abituati a queste montagne, sono stati sorpresi da questa bellezza».


Le va di dire qualcosa a Sofia Goggia che guarderà questi Mondiali da casa?
«Posso solo dire che è stata una sfortuna incredibile, purtroppo queste cose accadono improvvisamente nel momento in cui uno non avrebbe bisogno che accadano. Ma io dico sempre che ogni cosa negativa che accade ha anche un effetto positivo. Anche se a volte ti chiedi perché sia successo. Poi qualcosa di buono esce, anche con le cose brutte».


Beh allora più che con l’imbocca al lupo la lascio con un incoraggiamento: “a tutta”.
«Bisogna. Parto convinto che se c’è anche una piccola chance sarà da sfruttare. Io sono due anni che non salgo sul podio, cosa ho da perdere?»

Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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