PONTE NELLE ALPI - Alla fine della marcia vi è stato l’abbraccio fra due studenti: uno ucraino, il secondo russo.
Partito alle 9,30 da Canevoi, il corteo di pace ha raggiunto la piazza della frazione di Soccher nella zona dell’Oltrerai dove il programma aveva previsto l’esecuzione di canti, la proposta di alcune riflessioni e la recita di poesie legate alla guerra, un tema di drammatica e stretta attualità cui anche i ragazzi in questo periodo stanno prestando molta attenzione. Un tema che è stato oggetto di riflessione anche in classe. Più nello specifico, la vicinanza al popolo dell’Ucraina è stata espressa attraverso le parole e, soprattutto, con un intenso abbraccio tra un alunno russo e uno ucraino, entrambi residenti a Ponte nelle Alpi. «Le nostre - hanno detto i primi cittadini Vendramini e Burigo - sono comunità solidali e generose e si caratterizzano per una consapevole vocazione alla pace». Una volta giunti a Soccher è intervenuta anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo, Orietta Isotton: ringraziando tutti i presenti, ha ricordato come sia «necessario vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle. Impariamo ad accettare le differenze e ad essere costruttori di pace». I promotori dell’evento hanno poi espresso un particolare ringraziamento alla frazione di Soccher che ha organizzato il momento dell’accoglienza.