Oggi le proteste dei ristoratori, il prefetto: «Seguite le regole e non costringete le forze dell’ordine a fare sanzioni»

Venerdì 15 Gennaio 2021
Una delegazione di ristoratori ieri in Prefettura
1

LA TENSIONE
BELLUNO «Seguite le regole e non costringete le forze dell’ordine a fare sanzioni». È l’appello del prefetto Sergio Bracco a baristi e ristoratori, per oggi, la giornata in cui, sulla scia del movimento spontaneo “Io apro”, molti potrebbero decidere di tenere in servizio ristoranti e bar, anche la sera. Il gruppo Telegram “Io Apro Belluno” ieri sera sfiorava già i 300 iscritti. Ma a fronte di questi numeri la certezza è che ben pochi oggi sfideranno le regole. I ribelli che serviranno clienti a cena si conteranno sulle dita di una mano, stando agli annunci fatti. La maggior parte metterà in atto una protesta pacifica nell’ambito di un flash mob con luci accesi e tavoli apparecchiati nei locali. A pesare non tanto i controlli, che sono stati annunciati, ma l’incontro chiarificatore di una piccola delegazione di ristoratori e baristi che c’è stato ieri con il prefetto Sergio Bracco, a Palazzo dei Rettori. «Abbiamo riscontrato la collaborazione del prefetto - afferma Massimo Bortoluzzi, titolare del bar Al Ponte di Belluno, uno dei delegati -. Ha compreso il nostro momento difficilissimo ed è consapevole che siamo stati uno dei settori più colpiti. È disponibile ad una collaborazione ed a un confronto sulle problematiche che verranno».
L’INCONTRO
La delegazione di “Veneto imprese unite” ieri alle 17 si è presentata a Palazzo dei Rettori e ha consegnato una lettera al prefetto, ed era presente anche il sindaco Jacopo Massaro. «Mi era stato chiesto l’incontro - afferma il prefetto Bracco - e mi hanno rappresentato una serie di problemi di evidenti difficoltà: alcuni imprenditori rischiano di non riaprire. Ho fornito indicazioni e ho invitato a seguire le regole. Secondo loro i ristori non terrebbero conto di alcune categorie». La delegazione è quella che oggi metterà in atto il flash mob pacifico. «Faranno un’iniziativa assolutamente compatibile con il dpcm - prosegue il prefetto - e per questo li ho ricevuti. Ovviamente chi protesta in altri termini preannunciati, contro le regole, non verrà ricevuto». Al termine la raccomandazione di prefetto e sindaco a tener duro, non mollare ora. 
I CONTROLLI
In prefettura è stato anche deciso il rafforzamento dei controlli in questa giornata di preannunciata disobbedienza di ristoratori e baristi. «Non ci sarà tolleranza- mette in guardia il prefetto Bracco -. Sono assolutamente consapevole che la categoria dei ristoratori e baristi sia quella che sta pagando un prezzo altissimo di questa emergenza, ma non credo che sarà quello il modo di farsi sentire». Chi aprirà i locali la sera servendo cene o aperitivi ai clienti insomma incorrerà sicuramente in sanzioni. Si rischia da un minimo di 400 a un massimo di 3mila euro. Ma il rischio più alto è la chiusura del locale, che potrebbe scattare per periodi vari da un minimo di pochi giorni a mesi. «I controlli ci saranno - prosegue il prefetto - e per chi aprirà sarà valutata caso per caso la situazione che le forze dell’ordine troveranno: non possiamo tollerare una protesta del genere. Quello che mi auguro è che non accada, che non aprano. Comunque i controlli sono costanti, domani (oggi) saranno intensificati nell’ambito delle rispettive competenze territoriali delle pattuglie». In realtà i bellunesi hanno già dimostrato in questa emergenza un grande senso del rispetto delle regole, rispetto agli alti numeri di altre province. Basti pensare ai positivi o quarantenati che violano le restrizioni e escono di casa: in provincia, come ricorda Palazzo dei Rettori sono 7 le denunce dall’inizio della pandemia su 94mila controlli. Una percentuale bassissima.
NON MOLLARE
I prefetto Bracco infine invita a «seguire le regole così da non costringerci a fare sanzioni a chi sta vivendo un momento difficile sotto l’aspetto economico». E ricorda: «Non è il momento di mollare». La speranza arriva anche dai numeri del contagio: la situazione sta migliorando e si stanno facendo molti vaccini. Ma «il senso di responsabilità delle persone è l’unica via - chiude - perché per quanti controlli si prevedono è fondamentale che la gente si attenga ai dpcm del governo con attenzione».
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci