Impianti di risalita di nuovo aperti, sabato riparte Socrepes a Cortina

Venerdì 21 Maggio 2021 di Marco Dibona
La webcam sugli impianti di Socrepes

CORTINA - Il governo accorda la riapertura degli impianti di risalita, a iniziare dalla data del 22 maggio, e Cortina si fa trovare pronta. Per tre giorni, da sabato a lunedì, si potrà salire sulla seggiovia quadriposto di Socrepes. Intanto si preparano altri comprensori, sia in Ampezzo, sia nelle diverse vallate della provincia. «La notizia che è arrivata dalla cabina di regia del Consiglio dei ministri, dell’apertura degli impianti di risalita dal 22 maggio, è davvero molto importante – conferma Renzo Minella, presidente per il Veneto della Associazione nazionale esercenti funiviari – è una notizia che conta per noi, nel Bellunese, ma anche per il resto del Veneto. Penso alla zona del Garda, a Malcesine, e del monte Baldo, che notoriamente partono molto presto. Adesso, con questo nuovo decreto legge, hanno la possibilità di aprire subito».
 

REGOLE ANTI CONTAGIO
Inizialmente per l’accesso dei passeggeri si applicheranno i medesimi protocolli di sicurezza sanitaria che erano stati predisposti, più volte, lo scorso inverno, in vista di una apertura degli impianti tanto attesa, che però alla fine è mancata: «Quei protocolli, che erano stati studiati per l’inverno, vanno sicuramente rivisti, ma intanto partiamo con questi e poi, strada facendo, li modificheremo in funzione estiva», conferma Minella che, da amministratore degli impianti di Falcade e passo San Pellegrino, ne annuncia la riapertura per il 26 giugno prossimo. L’avvio immediato di Socrepes, a Cortina, da parte della società Ista, ha uno scopo prettamente promozionale: viene infatti offerto un pacchetto, che comprende l’utilizzo dell’impianto, il noleggio di una mountain bike per la discesa, sui tracciati allestiti da alcuni anni sui prati e nel bosco, alle pendici della Tofana, con le necessarie protezioni e con l’assistenza di un istruttore. La proposta cade proprio nelle giornate in rosa, in cui Cortina vive l’attesa e l’arrivo della spettacolare tappa del Giro d’Italia, con la bicicletta protagonista. 
 

IL CALENDARIO
L’apertura definitiva, per l’estate, avverrà a luglio; intanto il 16 giugno cominceranno a girare le seggiovie del Duca d’Aosta e di Pomedes, per gli escursionisti, nella speranza che si sciolga la neve, ancora molto abbondante, sopra i 2.000 metri. Nel frattempo si potrà salire sul monte Faloria, con la rinnovata funivia, che apre venerdì 28 maggio, con l’offerta dei servizi del rifugio, a 2.100 metri. Sabato 29 maggio apre la funivia Freccia nel Cielo, che sale al Col Druscié e a Ra Vales: sarà in funzione per tre fine di settimana consecutive, poi aprirà in maniera continuativa dal 19 giugno. Il 28 maggio la società Funivie Tofana presenterà tutte le novità dell’estate. Sabato 19 giugno aprirà anche la seggiovia delle Cinque Torri, che sale da Bai de Dones. Per il mese di giugno è attesa anche la funivia del Lagazuoi, mentre non è ancora stata comunicata l’apertura degli impianti del monte Cristallo.
 

«BELLA NOTIZIA»
«Sentire parlare di riapertura, sapere che c’è la ripresa della nostra attività, la ripartenza, è oltremodo positivo: ne avevamo bisogno, dopo questo lungo periodo di fermo», conferma Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld, il consorzio di Cortina, Auronzo e San Vito. «In quanto ai criteri di gestione dei nostri impianti, ci adegueremo ai protocolli, fiduciosi che la situazione potrà soltanto migliorare, grazie alla crescente diffusione dei vaccini». Non è confermata la notizia, che si era diffusa i giorni scorsi, della possibile riapertura degli impianti e delle piste da sci del Col Gallina, al passo Falzarego, per alcune discese di fine maggio.

Ormai la neve è pesantemente trasformata dalle temperature primaverili e non è più possibile trattarla con i mezzi battipista. La seggiovia del Col Gallina ha girato sino al 12 maggio, dallo scorso 11 novembre, per un’apertura da record, durata oltre sei mesi. L’affluenza di utenti è stata costante, ma contenuta nei numeri, poiché le norme anti Covid-19 l’hanno limitata ai ragazzi degli sci club, agli atleti di interesse nazionale. In questi sei mesi ha lanciato comunque un segnale importante, della volontà degli impiantisti di non arrendersi, di fronte alle numerose difficoltà dello scorso inverno.

Ultimo aggiornamento: 11:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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