Mondiali, Ghedina guarda lontano: «E' solo una tappa in vista dei Giochi»

Venerdì 29 Gennaio 2021 di Marco Dibona
Il sindaco Giampietro Ghedina

BELLUNO - «Questo Mondiale è un evento straordinario, eppure non è un traguardo, ma una tappa intermedia, sulla strada che porta ai Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. L’assegnazione all’Italia di quelle Olimpiadi contribuisce alla valorizzazione del territorio, con la necessaria attenzione». 
IL PERCORSO
Per Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo, questi ultimi giorni, prima della cerimonia di apertura e dell’inizio delle gare iridate, conclude un percorso durato anni, che nell’ultimo periodo è diventato irto di ulteriori difficoltà, con il dilagare della pandemia Covid-19, con l’instabilità politica del governo nazionale: «Non abbiamo mai avuto timore di non riuscire a fare i Mondiali – assicura Ghedina – anche se c’è stata qualche preoccupazione nella fase iniziale, quando si è insediata la mia amministrazione, nel 2017, ma è stata subito superata dal fatto di lavorare in gruppo. Ci siamo sentiti accompagnati dalle istituzioni e dal paese e questo ci ha dato forza. Ora siamo in dirittura d’arrivo». Facendo il punto ieri, assieme a Fondazione Cortina 2021 e alla Federazione sport invernali, il sindaco ampezzano ha assicurato: «Stiamo predisponendo tutto al meglio, tenendo conto della particolarità di questa edizione dei Mondiali, a porte chiuse, senza il pubblico. Ci stiamo concentrando sulle priorità, nell’accoglienza di squadre di atleti e operatori dell’informazione». Ha confermato che la viabilità in paese è uno degli aspetti che richiedono maggiore attenzione: «Rafforzeremo il servizio di trasporto pubblico urbano, con l’impiego di altri bus, che saranno gratuiti. Il piano della mobilità è flessibile, per andare incontro alle esigenze». 
LE LIMITAZIONI
Il versante ovest della conca d’Ampezzo sarà interessato da momentanee limitazioni al transito dei veicoli, con l’istituzione di due zone: quella rossa, sulla stradina comunale che sale da Gilardon alla Tofana, e quella gialla, sulla regionale 48 delle Dolomiti, sino a Pocol, e nei villaggi di Ronco, Val, Crignes, Gilardon, Lacedel, Meleres e Col.

Numerose limitazioni riguardano strade e piazzali del centro; anche in questo caso si guarda con estrema attenzione alle previsioni meteo, poiché una abbondante nevicata, nelle due settimane delle gare, finirebbe per complicare tutto. Valerio Toniolo commissario del governo per Cortina 2021, sottolinea: «Dal 2017 il governo ha investito 40 milioni di euro per i Mondiali; con l’apporto dei Fondi per i comuni di confine e dei privati siamo arrivati a oltre 95 milioni di euro. Ci siamo prefissati tre impegni. Il primo è stato garantire le opere necessarie per la disputa dei Mondiali; erano già pronte un anno fa, per le Finali di Coppa del mondo di marzo 2020, poi annullate per la pandemia. Abbiamo voluto accompagnare Cortina nell’evento, per lasciare un’eredità importante, di concerto con Fondazione Cortina 2021 e con il Comune di Cortina d’Ampezzo, senza dimenticare il ruolo della Provincia di Belluno, stazione appaltante per le opere, della Regione Veneto e di Anas, per realizzare gli interventi. Dopo la conclusione dei Mondiali, il 21 febbraio, si guarderà alle gare di Coppa del mondo di sci dei prossimi anni, che dovranno traghettare Cortina verso le Olimpiadi 2026». Alessandro Benetton presidente Fondazione Cortina 2021, conclude: «Siamo all’ultimo sforzo, l’esame è vicino, fra dieci giorni. Siamo consci di aver fatto un lavoro importante, con un gioco di squadra». «Economicamente sarà un evento in pareggio, nella convinzione che non necessariamente i grandi eventi devono lasciare perdite. Quando si è capito che non ci sarebbe stato il pubblico e sarebbero mancate le entrate dei biglietti, tutti hanno partecipato con nuove risorse». 

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