Consiglieri comunali cacciati dalla Lega con un messaggino dopo la scissione del gruppo

Giovedì 28 Settembre 2023 di Daniela De Donà
Roberto Ferro e Francesco La Grua

BELLUNO -  Cartellino rosso ed espulsione. Ai consiglieri comunali Roberto Ferro e Francesco La Grua viene tolta la maglia della Lega. Senza appello. Attraverso un messaggino. 
«L’ho scoperto nel primo pomeriggio (di ieri, per chi legge) quando, guardando il cellulare mi sono accorto che ero scomparso da tutte le chat della Lega», afferma Ferro.
Andrea De Bernardin, segretario provinciale del Carroccio, gli aveva dato la notizia per messaggio sul telefono, inviato in tarda mattinata: «Non avevo controllato perchè prima ero dal sindaco e poi perchè impegnato con il lavoro», precisa Ferro, ristoratore della “Buona Tavola”. 
Il senatore leghista Tosato, inviato a Belluno come supervisore (“legato della Lega”) per cercare di appianare ruvidità evidenti, ha deciso che i consiglieri comunali, eletti a Palazzo Rosso sotto la bandiera del Carroccio, erano fuori dal gioco. 
«Sono stupito della modalità – prosegue Ferro – pensavo che ci sarebbe stato un incontro, uno spiegarsi vis a vis. Avrei voluto che la nostra scelta fosse discussa. Anche perchè così si sarebbe capito il motivo del disagio all’interno del partito. Inoltre pensavo che la decisione su cosa fare sarebbe toccata ad Andrea De Bernardin, non a Tosato».
Eppure l’espulsione, se non ovvia, pareva comunque attesa dai più visto che Roberto Ferro e Francesco La Grua avevano formato il gruppo indipendente denominato “Più forti insieme”. Affermando, peraltro, «però restiamo nel partito». Evidentemente non l’hanno vista con questi occhi Tosato & Company. E proprio mentre il nome di Ferro veniva cancellato dalle chat leghiste, ieri il sindaco Oscar De Pellegrin accoglieva i due fuoriusciti: «Alle dieci, ieri mattina, siamo stati dal sindaco in un incontro che aveva lo scopo di ribadire che noi rimanevamo nella maggioranza, anche se pronti alle critiche e a rilanciare in modo propositivo iniziative programmate, ma sempre a suo sostegno. Così come abbiamo sostenuto il suo programma elettorale».
Ferro ribadisce, infine, l’appoggio alla Lega Veneta: «Siamo in linea con la politica e l’azione amministrativa di eccellenza della nostra Regione, in difesa di Luca Zaia». 
C’è ora da chiedersi: un’uscita di scena di due consiglieri comunali, in una vicenda che aveva avuto la prima puntata già a metà settembre, è indice di maretta all’interno della Lega? Si vedrà.

Già oggi il segretario provinciale, Andrea De Bernardin (ieri sera impegnato in una riunione), produrrà un documento che chiarirà la scelta del partito. 

Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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