Bottacin: «Stop alle alluvioni in Alpago». E la Regione stanzia 700mila euro

Venerdì 26 Marzo 2021
Uno dei cantieri aperti in Alpago

ALPAGO - Proseguono a pieno regime i cantieri attivati in Alpago dall’ufficio regionale del Genio Civile a seguito dell'alluvione dello scorso inizio dicembre. Lo conferma l’assessore regionale al Dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, a conclusione di un sopralluogo. «Oltre a quanto stiamo facendo attraverso i nostri Servizi forestali regionali, anche tramite il Genio civile sono in corso opere in prosecuzione degli interventi che avevamo avviato da subito – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico -. Innanzitutto i lavori di ricostruzione e potenziamento provvisionale della difesa idraulica sulla sponda sinistra del torrente Tesa a valle dell'abitato di Schiucaz dove, nello specifico, abbiamo provveduto alla sistemazione di un tratto gravemente danneggiato della scogliera in massi posta a difesa della sponda che si trova in prossimità della strada provinciale 5».

Al fine di migliorare l'efficienza idraulica del corso d'acqua è prevista inoltre la pulizia dalla vegetazione in alveo e la realizzazione di una ricalibratura e rettifica dello stesso, con formazione sulla sponda destra, di un rilevato di protezione utilizzando il materiale di risulta delle attività di scavo. «Per questo cantiere, in pieno svolgimento – sottolinea Bottacin – abbiamo messo a disposizione 400.000 euro e, condizioni climatiche e imprevisti permettendo, contiamo di poter completare i lavori entro l’estate».

«Poco più a valle, sempre a seguito dell'evento alluvionale di dicembre, è stato attivato un ulteriore intervento per il ripristino del regolare deflusso del torrente Tesa, mediante ricalibratura dell'alveo e la costruzione e potenziamento delle opere idrauliche nei pressi di Costella, località del comune di Alpago – prosegue -. L'intervento prevede in particolare la realizzazione di una savanella nel tratto a valle della confluenza con il torrente Valturcana. È prevista inoltre, in corrispondenza di una forte erosione spondale, la formazione di un rilevato con il materiale proveniente dallo scavo e il potenziamento delle opere di difesa idraulica esistenti». L’area è, infatti, interessata da processi erosivi, sulla sponda sinistra e in atto da tempo, già in parte contrastati con un intervento attivato a seguito della tempesta Vaia ed evoluti a seguito dell’ultimo evento alluvionale con danneggiamento e rischio di aggiramento di opere di difesa già esistenti.

«Ammontano a 300.000 euro complessivi le somme che abbiamo messo a disposizione per questo secondo cantiere – conclude Bottacin – che, se le condizioni che ci riserverà il meteo non lo ostacoleranno, prevediamo di ultimare entro la fine della primavera.

Tante opere in corso, dunque, su cui continuiamo ad investire per la sicurezza del territorio che per noi rappresenta la priorità delle priorità».

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