Bilancio di fine mandato a Falcade: abitanti in calo ma turismo e artigianato tengono ancora

Martedì 19 Aprile 2022 di Dario Fontanive
IL COMUNE Relazione finale del sindaco Costa
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FALCADE - Mancano poche settimana dalla data fissata a Falcade per rinnovare il nuovo consiglio comunale visto che la scadenza è domenica 12 giugno. E, in questo contesto, come atto dovuto, l’amministrazione uscente del sindaco Michele Costa ha prodotto la relazione di fine mandato.

Un bilancio dell’amministrazione di questi anni, che nonostante diverse iniziative messe in campo, non è riuscita a fermare l’inarrestabile calo demografico comune a tutta la montagna.

IL BILANCIO

Una relazione sintetica ma esaustiva dell’attività amministrativa prodotta nel quinquennio 2017- 2022. Uno dei primi dati che balzano agli occhi è certamente arretramento demografico che Falcade, come per altro tutta la montagna bellunese, ha subito in questi cinque anni. Ovvero in cinque anni il comune ha visto calare la sua popolazione di ben settantatre unità. Infatti nel 2017 la popolazione residente era formata da 1901 abitanti, mentre al 31 dicembre del 2021 ne sono rimasti 1828. Un problema, questo, che ovviamente pone quesiti preoccupanti, e sempre più pressanti, che riguardano il destino dei comuni della montagna bellunese. Falcade, dalla sua, gode di alcuni vantaggi: può contare su una certa economia turistica che crea occupazione. Funziona ancora il settore artigianale: una parte della sua popolazione attiva va a gravitare sul comparto dell’occhialeria e dei servizi del basso agordino. Quindi una popolazione che dal punto di vista economico sta sostanzialmente bene.

I PUNTI NERI

Ma ci sono anche criticità, come si può riscontrare nella relazione dell’ente, legate al funzionamento della “macchina” amministrativa: a partire dal continuo cambiamento della normativa, con le conseguenti incertezze applicative, anche alla luce del fatto che in diversi casi le modifiche sono poi state soggette ad ulteriori modifiche; difficoltà applicative per la complessità di diversi adempimenti e per l’organico numericamente ristretto che comporta per i dipendenti la necessità di adeguarsi alla sempre più farraginosa burocrazia con il conseguente disperdersi di energie e risorse; i sempre più stringenti vincoli della finanza pubblica ed i sempre maggiori tagli ai trasferimenti statali. Le soluzioni adottate sono state le seguenti: semplificazione dell’organizzazione del lavoro contenendo i controlli indispensabili e fissando degli obiettivi ben precisi; convenzionamento con l’Unione montana agordina, con altri Comuni, con la Provincia di Belluno e o altri enti per l’affidamento o in delega della gestione di determinati servizi o lo svolgimento in forma associata di determinate funzioni.

LE ATTIVITÀ

Nel documento si richiamano poi le varie attività svolte dall’amministrazione comunale nei vari settori che spaziano dal turismo, allo sport tempo libero, ai servizi sociali e ai vari interventi di opere pubbliche e interventi vari fatti sul territorio. Un’attività amministrativa che è stata compromessa e rallentata da due anni di pandemia e dalla tempesta Vaia che ha prodotto un lavoro maggiore e urgente per gli uffici che hanno dovuto abbandonare le progettualità esistenti per affrontare le progettualità relative a Vaia. Ciònonostante i lavori e gli interventi relativi alle opere pubbliche e alla messa in sicurezza del territorio sono stati ben 128 nei cinque anni di mandato, in gran parti attualmente conclusi o avviati o con lavori affidati. 

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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