BELLUNO - «Confermo, ha detto proprio così. Ma queste parole sono di un tale livello che non intendo in nessun modo commentarle. Lasciamo perdere». A parlare è Tiziana Pagani Cesa, già presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti, che martedì sera ha partecipato all'incontro pubblico che l'amministrazione comunale ha dedicato al destino dell'area ex Agip a Baldenich. E dopo che il sindaco Oscar De Pellegrin e il dirigente del settore Urbanistica avevano parlato a lungo sottolineando il ruolo delle opere compensative e il loro importo, è intervenuta dicendo: «Parliamo del supermercato, qui nessuno lo vuole».
La frase e le tensioni
È stato allora che l'assessore Paolo Gamba ha risposto: «Al posto dei supermercati faremo farmacie». Un'espressione quanto meno inopportuna, addirittura offensiva: Tiziana Pagani Cesa era infatti presente in sala con in testa il cosiddetto turbante oncologico (in foto, nella seconda fila). E ieri al telefono ha confermato la sua condizione di salute. «Sì, è così. Ma non intendo replicare. Mi chiede se l'assessore mi ha chiesto scusa? Per niente. Né subito né al termine delle due ore e mezza di incontro». Ma Pagani Cesa, che abita proprio in via Vittorio Veneto, chiarisce un altro aspetto: «Sono intervenuta perché la strategia dialettica del sindaco era chiara: sottolineare quelli che per l'amministrazione sono i vantaggi portati dalle opere compensative, e mai era stata ancora pronunciata la parola supermercato». Come dire: eravamo lì per quello e ci si girava attorno. E quando il sindaco ha invitato il pubblico a essere rispettoso, dalla sala più di una voce ha ribaltato il punto di vista: «Lo dica al suo assessore: ha sentito cosa ha detto?».
La Lega: sì al Kanguro
Oggi, dunque, sarà il giorno della verità per il destino dell'area quando punto 10 all'ordine del giorno il consiglio comunale sarà chiamato a discutere il "Piano urbanistico attuativo in variante al piano degli interventi" in via Vittorio Veneto. E se al termine dell'incontro l'assessore Paolo Luciani ancora non aveva deciso che posizione avrebbe assunto la Lega («Vediamo. Noi abbiamo già votato contro la famosa delibera del 2022»), ieri il Carroccio pare aver sciolto ogni dubbio e annuncia, di fatto, che voterà a favore: «La cosiddetta Linea del Piave è già stata superata da tempo. Il destino di quella zona antropizzata fu sancito già nel penultimo consiglio comunale dell'era Massaro quando Lega, Insieme per Belluno e il consigliere Paolo Bello votarono contro. La democrazia però volle vedere il provvedimento approvato e con questo la politica e l'amministrazione De Pellegrin di cui facciamo parte ha il compito di ragionare per l'interesse pubblico del quartiere di Baldenich e della città di Belluno pur tenendo conto dell'opinione anche dei firmatari della petizione». Insomma: la Lega che fine a due giorni fa era considerata l'ago della bilancia, ha preso posizione. Martedì sera il sindaco e il suo dirigente sono stati ripetutamente fischiati. Applausi invece per quanti hanno chiesto alla politica di prendere in mano la cosa. Fra queste Irma Visalli che ha detto: «Il consiglio comunale di giovedì (ndr, oggi) deve votare anche il piano degli interventi. E quindi non avete solo la possibilità di bocciare il supermercato, ma anche lo strumento di mettervi a servizio della cittadinanza». E ancora: «Riaprite il dialogo con il privato, usando lo strumento lo strumento della compensazione edilizia che metta insieme il suo diritto a costruire, ma senza penalizzare una zona già in gravi difficoltà». Una proposta che va spiegata così: è possibile cioè è previsto dalla legge vigente - proporre al privato la realizzazione del supermercato in un'altra zona, individuata dal Comune.