V-Day, per De Luca un vaccino al veleno: insorgono destra e grillini

Lunedì 28 Dicembre 2020 di Luigi Roano
V-Day, per De Luca un vaccino al veleno: insorgono destra e grillini

Un pasticcio ha reso amaro il V-day di Napoli e della Campania e gettato il governatore Vincenzo De Luca in un vortice di polemiche politiche violentissime. Lasciando sul terreno un mezzo giallo e una mezza gaffe. De Luca, nella sostanza, si è vaccinato contro il Covid: qual è il problema? Non era previsto nella lista dei 720 che erano stati prescelti per il Vday, così il Cotugno - dove si è consumata la vicenda - eccellenza della lotta alla pandemia, in attimo è diventato l'epicentro di un terremoto. Quell'attimo è fissato nella foto pubblicata sui social mentre gli viene praticata l'iniezione. All'interno di un box del Cotugno verosimilmente intorno alle 10,30. In quel momento De Luca per i suoi avversari politici è diventato il nemico pubblico numero uno. «Ha sottratto una fiala a chi ne aveva bisogno» il coro che parte dal centrodestra e alimentato singolarmente dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris che rincara la dose accusando il governatore di «abuso di potere».


IL RETROSCENA
Ma stanno davvero così le cose? È probabile che questa volta De Luca si sia lasciato convincere a fare qualcosa che era meglio evitare di qui il pasticcio. Stando alla ricostruzione che trapela dalla Regione, De Luca al V-day non voleva partecipare, volontà espressa 48 ore prima e anche sabato sera, infatti chi lo ha visto arrivare intorno alle 10 è rimasto abbastanza sorpreso. A quel punto De Luca, non a caso, ha dato una strigliata al Governo: «Oggi è un giorno simbolico - dice - ma dalla prossima settimana si deve fare sul serio. La Campania sulla distribuzione delle fiale non accetterà che una regola: andrà fatta sulla base della popolazione». E la Campania è la seconda regione più popolosa del Paese, ma ieri di fiale ne sono arrivate solo poco più che 9000. A quel punto - sempre secondo quello che raccontano dalla Regione - viene riferito a De Luca che un paio di volontari in lista sono venuti meno perchè indisposti. Parte allora il pressing dei «sì vax» che chiedono al governatore di farsi vaccinare al posto degli assenti «per dare l'esempio». E De Luca si butta: «Mi sono vaccinato, dobbiamo farlo tutti» dice il 71enne governatore.

Una versione dei fatti così ingenuamente precisa che potrebbe corrispondere al vero, ma non fa peccato nemmeno chi pensa che questa ricostruzione potrebbe essere stata pixellata in alcuni passaggi. C'erano - per esempio - 25 persone di riserva per ogni centro dove si doveva praticare la vaccinazione ma non le hanno dovute chiamare da nessuna parte. Anzi, l'adesione è stata del cento per cento. Solo al Cotugno c'è stata la defaillance di un paio di volontari, ma è subentrato De Luca. Per chi sostiene il governatore è il segnale che abbia ceduto al pressing dei sì vax. Per gli avversari, il timbro che certifica un abuso. Una cosa è sicura: vista l'acidità delle polemiche la storia non finirà qui e c'è chi già fa presagire esposti e denunce. Anche perché De Luca sembra essere l'unico politico italiano a essersi fatto vaccinare. In medium stat virtus dicono i saggi e mai come questa volta bisogna essere prudenti.

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LA BUFERA
La prima reazione è dell'eurodeputato forzista Fulvio Martusciello: «Ha saltato la fila senza alcun titolo, senza decenza». Attaccano a seguire i leader nazionali del centrodestra. Matteo Salvini: «De Luca toglie il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno. Personale sanitario, forze dell'ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo». Giorgia Meloni si chiede: «Esiste una corsia privilegiata per i politici di sinistra?». Valeria Ciarambino, capogruppo M5s in Consiglio regionale, ricorda che «il presidente Mattarella aspetterà il suo turno per il vaccino». Nicola Fratoianni (Si): «Si può stabilire che chi ricopre importanti incarichi pubblici venga vaccinato subito, ma la decisione è stata un'altra». Al fianco del governatore il capogruppo dem in Regione Mario Casillo: «Da uomo delle Istituzioni ha dato l'esempio e bene ha fatto a darne una visibilità pubblica. Troppo spesso si accusa la politica di non metterci la faccia, di non essere in prima linea, bene oggi De Luca lo ha fatto senza indugio». Da segnalare il commento di Vito Bardi presidente della Regione Basilicata in quota centrodestra: «Non credo che la sua scelta abbia cambiato i destini del mondo. La sua, credo, sia una scelta personale per dare il buon esempio». Tra gli alleati di De Luca fa sentire la sua voce Iv, con la coordinatrice napoletana ed ex senatrice Graziella Pagano: «Il gesto di De Luca è potente, un esempio come quello di altri leader da Biden in giù». A bufera quasi ammansita De Luca fa sentire un'altra volta la sua voce: «Il Vday - dice - serve per invitare tutti alla vaccinazione. Già oggi è stato somministrato il vaccino anche ad alcuni volontari impegnati nelle strutture sanitarie. Dobbiamo puntare ad avere il 100% di campani vaccinati, superando elementi di disinformazione o di incertezza».

Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA