Hugo Maradona, come anticipato dal Mattino, sarà candidato alle elezioni comunali in una lista di supporto al magistrato Catello Maresca. La presentazione del suo programma è fissata martedì 3 agosto davanti allo stadio Diego Armando Maradona.
Maradona, El Diez, ha fatto tanta politica al fianco di leader del Centro e Sud America: Castro, Chavez e Lula lo consideravano un alleato nelle loro battaglie. Ha sempre duramente attaccato gli Stati Uniti, non è stato mai un uomo di destra. Ma non è questo il punto della candidatura di Hugo, che ha vissuto anche un'esperienza calcistica in Italia, stagione 1987-1988, quando indossò la maglia dell'Ascoli. Il punto è che Maradona - inteso come Diego, inteso come famiglia - non può e non deve essere strumentalizzato. Il rapporto del Pibe con Napoli è stato di amore, oltre che professionale. Mai politico. Maradona, il Capitano, ha cominciato a fare politica - a livello internazionale - quando ha conosciuto Castro ed è diventato uno dei suoi migliori amici, condividendone gli ideali.
Maradona deve essere ricordato, non strumentalizzato. E va bene questa discesa di Hugo in campo se si può creare un legame tra il Capitano dei nostri sogni e i bambini di Napoli attraverso un progetto per il calcio giovanile, altrimenti torneremmo a quei tempi in cui un candidato della Dc di nome Diego si faceva attribuire in lista il numero 10 e sui manifesti faceva scrivere “Vota Diego 10”.