Circumvesuviana, l'ira del governo: «Basta, la misura è colma»

Il sottosegretario di Forza Italia incontra il sindaco di Sorrento Massimo Coppola

Sabato 3 Dicembre 2022 di Francesco Gravetti
Tullio Ferrante con Marta Fascina

«Verificare giuridicamente ogni possibile passo da compiere, nessuno escluso, per porre fine a un disastro da troppo tempo annunciato». Scrive così, in una nota, Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture, riferendosi all'Eav e alla sua gestione. Parole dure, che lasciano immaginare provvedimenti drastici da parte del governo, con tempi nemmeno troppo lunghi. Ferrante non usa mai la parola commissariamento ma i toni appaiono perentori. Il presidente Eav Umberto De Gregorio reagisce ostentando calma: «Siamo a disposizione per raccontare quello che stiamo facendo e ricevere eventuali suggerimenti».

Il sottosegretario di Forza Italia sceglie di parlare di Eav e in particolare di Circumvesuviana a margine di un incontro con il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola.

Nel corso dell'incontro sono state affrontate le problematiche dei trasporti nella penisola sorrentina e, ovviamente, grande spazio ha avuto la Circumvesuviana, questione che il politico definisce «spinosa e atavica». Dice Ferrante: «Nonostante gli ingenti finanziamenti erogati negli ultimi anni in favore della Regione Campania e nonostante un'operazione di risanamento finanziario di Eav resa possibile sempre grazie a fondi statali, la penisola sorrentina, fiore all'occhiello del nostro Paese e tra le attrazioni turistiche più apprezzate nel mondo, continua a subire ingenti danni di immagine ed economici a causa di un sistema di trasporto inefficiente oltre che altamente pericoloso, come testimoniano episodi di cronaca anche recenti». Poi l'analisi impietosa: «Ci si trova dinanzi a una manutenzione praticamente assente unita a gravi disservizi tra costanti ritardi, corse dimezzate, deragliamenti e scoperchiameti, stazioni fantasma, lavori di ampliamento progettati, finanziati e fermi da trent'anni, flotta fatiscente, assenza di moderni sistemi di sicurezza e segnalamento; la misura è oramai oltremodo colma». 

Ferrante annuncia, dunque, decisioni rapide per invertire la rotta di un servizio carente: «A seguito di diverse interlocuzioni istituzionali e di un'attività istruttoria avviata sin dal mio insediamento, ho già attivato tutte le strutture ministeriali competenti», fa sapere e ribadisce che vuole compiere «ogni possibile passo per mettere fine al disastro», aggiungendo: «Il tempo delle promesse è finito: cittadini, imprenditori, istituzioni locali, turisti meritano non solo risposte, ma soluzioni rapide ed efficaci per il bene di una realtà territoriale tanto magnifica quanto incredibilmente abbandonata». 

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Interpellato, il presidente Umberto De Gregorio risponde con serenità: «Siamo a disposizione per parlare di problemi e prospettive, per ricevere eventuali suggerimenti». Il manager messo a capo della società di trasporti da De Luca nel 2015 non rinuncia, però, ad elencare le cose fatte sotto la sua gestione: «Al momento tra investimenti in treni e in infrastruttura abbiamo opere per oltre un miliardo in corso sulla Vesuviana. Nel 2016 avevamo 53 treni al giorno mediamente in circolazione. Oggi sono 66. In questi cinque anni abbiamo rimesso a posto i 20 treni Metrostar (gli ultimi acquistati nel 2000) che erano tutti fermi per un contenzioso e abbiamo inoltre rimesso in circolazione 20 treni revampizzati. Abbiamo fatto una gara per 40 treni nuovi e ci accingiamo a fare una nuova gara per altri 50 treni (risorse solo in piccola parte disponibili, altre da individuare con il Fesr recentemente approvato). In questo modo fra tre anni avremo 40 treni nuovi e tra sei anni finalmente avremo una flotta di 90 treni tutti nuovi». Quindi il contrattacco: «La verità è che la gara andava fatta non tre, ma 30 anni fa». Quanto alla rete e all'infrastruttura, il presidente Eav parla proprio della linea per Sorrento: «Con i fondi del Pnrr il collegamento tra Castellammare e Sorrento sarà potenziato permettendo treni ogni 12 minuti anziché gli attuali 24. I lavori dureranno due anni e si svolgeranno soltanto di notte, senza mai interrompere l'esercizio». 

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