Sono sedute in strada, appoggiate alle mura delle abitazioni e sull'uscio delle porte dei bassi che abitano ed in cui “lavorano”. Sono decine e tutte concentrate nello stesso vicolo, in una traversa di via dei Tribunali, le ragazze di colore che anche durante la pandemia non hanno mai smesso di prostituirsi.
«In questa strada – afferma il consigliere della IV Municipalità Mario Maggio – c'è veramente di tutto. Il mercato del sesso inizia al mattino presto e termine a notte inoltrata. È un vero incubo per chi vive in zona e per chi frequenta il posto. Le ragazze sono quasi tutte africane. Gambiane, Nigeriane ma in alcuni casi anche indiane. Insomma un vero mix di etnie che attira molti clienti e loro connazionali che frequentano il posto come se nulla fosse. In passato abbiamo cercato spesso di fare qualcosa e di attirare l'attenzione su questo angolo di città, ma non è successo nulla. Nessuno è riuscito a darci una mano e gli “affari” per chi sfrutta queste ragazze continuano ad andare a gonfie vele».
Un mercato della prostituzione che – a quanto pare – continua ad andare avanti e sotto gli occhi di tutti. Anche dei cittadini che in passato, rivolgendosi alle forze dell'ordine, hanno cercato di intervenire per ripristinare la legalità e la sicurezza. «Ci sono stati numerosi interventi – conclude Maggio – da parte della polizia di stato e di quella locale. Nessuno però è stato utile ad eliminare questo problema definitivamente. Si continua a vendere sesso durante il giorno e davanti a tutti. Basta solo incamminarsi per essere fermati dalle ragazze che si vendono per poche decine di euro. E' scandaloso che ancora adesso si pensi a come mandare avanti i cantieri Unesco a poche centinaia di metri da qui, senza mettere in piedi un piano ed una vera azione di contrasto ad un fenomeno che tutti conoscono ma che nessuno sembra voler combattere».