Il prete anti camorra don Maurizio Patriciello dà voce alla rabbia per i manifesti con bestemmie ad un convegno con centinaia di studenti: «La laicità dello Stato non c'entra proprio niente. Tutti vogliamo vivere in uno Stato laico. C'entrano - e tanto - le zucche vuote di gente che non ha niente da dire e da dare. E cerca di intorbidire le acque per scopi non sempre nobili». Racconta il sacerdote: «Questa mattina a Scafati ho preso parte ( io, prete della chiesa Cattolica) a un convegno con centinaia di studenti, attenti ad ascoltare, Piero Avallone, presidente del Tribunale del minori di Salerno; Patrizia Imperato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Salerno; il Colonnello Gianluca Trombetti, Comandante dei Carabinieri della provincia di Salerno, il sindaco della città e alcuni insegnanti.
«Il comune di Napoli, - dice don Patriciello - invece di perdere tempo in simili imprese, ( e spero non denaro) bene avrebbe fatto a regalare ai ragazzi, in particolare quelli dei quartieri a rischio, una copia dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij, invitandoli a leggere e meditare. O, a una visita guidata e gratuita delle stupende opere d'arte ( laiche e religiose ) che il mondo ci invidia e che tanti giovani non hanno ancora visto. La vera cultura eleva lo spirito, e non mortifica nessuno».