Napoli, Andrea Covelli rapito, ucciso e sepolto nel bosco: orrore a Pianura

Venerdì 1 Luglio 2022 di Giuseppe Crimaldi
Napoli, Andrea Covelli rapito, ucciso e sepolto nel bosco: orrore a Pianura

Quel che si temeva è accaduto. Anche se manca ancora la conferma ufficiale delle fonti investigative, il corpo senza vita trovato ieri dalla polizia di Stato in un’area boschiva di Pianura, è quasi sicuramente quello di Andrea Covelli, il giovane incensurato scomparso nel nulla nella notte tra martedì e mercoledì scorsi.

La notizia è arrivata nelle redazioni dei giornali nella tarda serata di ieri.

Ancora troppo presto per ricostruire i fatti compiutamente, e per poter dire che gli investigatori che lavoravano al caso - e che sin dal primo momento sospettavano potesse trattarsi di un caso di “lupara bianca” - siano stati aiutati da una “soffiata” rivelatasi poi corretta. 

Fatto sta che sin dalla mattina di ieri gli agenti del locale commissariato, insieme con i colleghi della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, si sono dati appuntamento in via Pignatiello per eseguire alcuni scavi all’interno di una zona di campagna. Un sopralluogo “mirato”. Da Capodichino si è levato anche un elicottero per pattugliare dal cielo l’area interessata dalle ricerche.

Poco prima del tramonto, la tragica conferma: sotto un metro di terra è spuntato il cadavere di un uomo che - nonostante l’avanzato stato di decomposizione - pare appartenere al ragazzo scomparso. Sul cadavere sono state riscontrate ferite riconducibili a colpi di arma da fuoco, almeno tre colpi.  

Poche ore dopo la sua scomparsa erano stati gli stessi familiari del 27enne a lanciare l’allarme. Si erano presentati al commissariato di Pianura riferendo che il loro congiunto sarebbe uscito per andare ad acquistare alcuni cornetti in un locale di Soccavo che resta aperto fino a notte inoltrata. I familiari sostenevano poi che, in base ad alcuni filmati di un impianto di videosorveglianza della zona, Andrea sarebbe stato improvvisamente avvicinato, aggredito e rapito da alcuni uomini. Circostanze sulle quali gli investigatori della Mobile diretta da Alfredo Fabbrocini - coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli - avevano immediatamente svolto verifiche e accertamenti. 

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Un mistero, la scomparsa del giovane. Ora, però, le nebbie che sembravano essersi addensate nelle prime ore successive alla denuncia, starebbero diradandosi e - ammesso che quel cadavere ritrovato nella zona della “Selva” pianurese sia proprio quello di Covelli - si sarebbe vicini anche alla svolta sul caso.

Che cosa è accaduto alle 2,30 della notte tra martedì e mercoledì? Chi aveva interesse a braccarlo, giungendo addirittura a sequestrarlo? E soprattutto perché prendersela con un incensurato, che non risultava legato a clan e ad ambienti malavitosi? Ancora: per quale motivo lo scomparso, uscito con mezzi propri, si vedrebbe inquadrato da una telecamera nella zona della Rotonda don Giustino di Pianura, seduto sul sellino posteriore di una moto guidata da uno sconosciuto? la disperazione della madre e dei familiari di Covelli era esplosa l’altra mattina, quando - nel sollecitare indagini e lanciare un appello a chiunque sapesse fornire indicazioni sulla sorte del ragazzo - avevano inscenato un blocco stradale davanti agli uffici del Comune e del commissariato. 

Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 16:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA