«Siamo di nuovo piombati nel Tier 4, livello nero. Tutto chiuso, il messaggio ricorrente è “state a casa”». Silvia Lozza, 30enne, originaria di Soccher di Ponte nelle Alpi, vive con i due figli nell’Essex a nordest di Londra. Un contatto di Abm, l’associazione che raduna i Bellunesi nel Mondo. Operatrice e montatrice audiovideo, vive in uno dei quadranti in cui negli ultimi giorni è stato registrato il maggior numero di nuovi casi. «Praticamente il focolaio dell’ultima mutazione del Covid». Quest’anno non rientrerà in Italia, né a Natale né per San Silvestro. In Inghilterra la nuova variante del virus, “Mutant coronavirus” come viene chiamata oltremanica, ha costretto il governo a chiudere una serie di contee.
«È stato un colpo basso - spiega la bellunese - per tutte le famiglie che si erano organizzate per il Natale. Anche pochi giorni prima che scattassero i provvedimenti Boris Johnson aveva annunciato che a Natale saremmo stati liberi, che tutto sarebbe stato aperto. Non è andata così».
La scoperta di un ceppo molto più contagioso ha fatto elevare il livello di chiusura per garantire dei margini di sicurezza nelle strutture ospedaliere. «Avevamo già deciso - spiega Silvia - che quest’anno non saremmo venuti per le Feste.
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LA PAURA
«Sono stata rilasciata oggi da una quarantena precauzionale perché mio figlio aveva la febbre - riprende Silvia - si vive sempre con l’ansia, nonostante io e mio marito stiamo molto a casa e facciamo solo delle passeggiate. La scuola frequentata dai figli e il supermercato sono le uniche occasioni di contatto. Ma ti viene comunque la preoccupazione: con l’ansia ci si deve convivere. In generale gli inglesi sono bravi a rispettare le regole. La gente si è però stancata del continuo cambio di misure, anche qui ci sono stati gli assalti ai treni. C’è gente che si fa 400 km per andare a prendere i figli. Ci è stata promessa una revisione a fine mese e si vedrà come va. Ci si augura che si possa andare verso un allentamento delle misure».
IL QUOTIDIANO
«Nelle mie giornate non cambia poi così tanto: esco per portare il bambino a scuola e per fare la spesa. Che sia tutto chiuso o aperto non fa grande differenza. Tanto in questa situazione saremmo comunque costretti a rimanere a casa».
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