Ucraina, «Ipotesi di attacco russo durante i Giochi». Usa e Ue: sanzioni se Putin invade. Biden oggi chiama il Cremlino

Draghi in videoconferenza: sì a sanzioni gravi ma resti il dialogo con il Cremlino

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Flavio Pompetti
Ucraina, «ipotesi di attacco russo durante i Giochi». Usa e Ue: sanzioni se Putin invade. Biden oggi chiama il Cremlino

La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina, dice il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan.

L’attacco sarebbe preceduto da bombardamenti aerei, e potrebbe avvenire, come ricorda la Cnn, la prossima settimana in pieno corso delle Olimpiadi invernali. Si fa frenetico l’avvicendarsi di notizie, sul doppio binario dei negoziati diplomatici e della corsa agli armamenti. La Casa Bianca ha chiesto che tutti i 6.600 statunitensi residenti in Ucraina abbandonino il Paese entro le prossime 48 ore. Il personale diplomatico degli Usa è in ritirata da giorni da Kiev, così come quello di Israele. Giappone e Norvegia stanno facendo evacuare in fretta i propri cittadini. Il dipartimento di Stato di Washington specifica che l’attacco russo «potrebbe partire in qualsiasi momento, senza alcun preavviso». A Kiev il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba commenta: «Niente di nuovo, conosciamo la posizione allarmista degli Stati Uniti». Ma è lo stesso Kuleba ad annunciare che il suo governo ha chiesto l’attivazione del paragrafo III del Documento di Vienna, quello che lega i 57 paesi Ocse a «consultarsi e cooperare nel caso di attività militari insolite e di incidenti pericolosi di natura militare». Mosca ha 48 ore per chiarire cosa sta accadendo al confine settentrionale e quello orientale dell’Ucraina. Se non lo farà, il governo Zelenski potrà chiedere la convocazione dell’intera assemblea per la sicurezza europea. I satelliti mostrano movimenti militari al ridosso delle frontiere, dove le forze russe contano ormai 140.000 soldati. In Bielorussia sono iniziate “esercitazioni” congiunte della durata di dieci giorni. Sul fronte orientale separatisti ucraini stanno conducendo esercitazioni militari e sono in stato di allerta. A sud nella penisola della Crimea occupata dai russi sono state erette un migliaio di tende da campo per le tre installazioni improvvisate, che negli ultimi giorni si sono irrobustite di nuovi arrivi. 
 

LE MOSSE
 

Gli Usa hanno spostato un battaglione di bombardieri F16 dalla Germania alla Romania, e hanno consegnato in totale 1.200 tonnellate di munizioni all’Ucraina. Il vice capo del consiglio per la Difesa nazionale ucraina, Ruslan Demchenko, dice che gli attacchi cibernetici russi sono triplicati nelle ultime settimane, come accadde alla vigilia dell’invasione in Crimea. Biden ha parlato ieri con i suoi alleati europei, canadesi e britannici, in una teleconferenza a dieci voci alla quale ha partecipato anche il nostro primo ministro Mario Draghi che concorda con Biden: «Sì alle sanzioni ma lasciamo la porta aperta al dialogo». Il presidente francese Macron e quello Usa parleranno oggi di nuovo con Putin mentre gli Stati Uniti sono pronti a inviare altri 3 mila soldati in Polonia. La Ue e gli Usa stanno preparando i pacchetti di sanzioni finanziarie con i quali risponderebbero ad un eventuale attacco, ma il consenso è difficile da trovare sui punti più incisivi. L’Austria si è chiamata fuori da un blocco delle forniture di gas del NordStream 2; al Campidoglio di Washington si fatica ad approvare misure preventive che puniscano lo spiegamento militare già messo in atto da Putin. Il premier britannico Boris Johnson ha detto di «avere paura per la sicurezza dell’Europa nelle circostanze attuali» e ha lanciato un appello all’unità sulle sanzioni. Mosca nega ancora di avere come obiettivo l’invasione dell’ex repubblica sovietica, e denuncia quella che considera come una provocazione in atto per permettere alla Nato di annettersi l’Ucraina e di installare i suoi missili a ridosso del confine russo. Anche il suo personale d’ambasciata era in partenza ieri da Kiev, in una manovra che il governo Zelenski considera arbitraria, forse intesa a costruire una falsa denuncia di ostilità anti-russa. Le comunicazioni si incrociano tra i continenti. I capi di Stato maggiore di Usa e Russia si sono parlati al telefono; il ministro degli Esteri britannico Wallace si è seduto a Mosca con il suo omologo Serghiei Shoigu. Ma nessuno degli scambi finora sembra in grado di generare una vera trattativa per la de-escalation militare. E in questa attesa funesta Wall Street ha perso ancora terreno ieri e il petrolio è salito a 94 dollari al barile, ai massimi da sette anni.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA