La guerra non cenna a fermarsi. L'Ucraina è sotto i bombardamenti della Russia e Mariupol continua a essere sotto assedio. «Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti dell’Ospedale di Mariupol». È l’allarme lanciato su Twitter da Anastasia Magazova, giornalista che scrive per la Bbc e Deutsche Welle.
URGENT. Russian troops have taken the staff and patients of #Mariupol Hospital as hostages. Thread 1/5👇
— Anastasia Magazova (@anastasia_maga) March 15, 2022
Ucraina diretta, ospedale Mariupol sotto assedio: l'allarme
«I residenti di Mariupol hanno contattato la hotline Media Human Rights Initiative (MHRI), affermando che da ieri mattina (14 marzo) l'ospedale regionale di terapia intensiva di Mariupol (via Troitska 46) è stato occupato dalle truppe russe». Ci tiene a speicificare la giornalista che le info le sono arrivate dal posto direttamente: «CARI TUTTI, per essere chiari: ho ricevuto queste informazioni da un'organizzazione per i diritti umani molto affidabile chiamata Media Human Rights Initiative (l'ho menzionata). Per favore seguili o, se sei un giornalista, puoi contattarli. Le stesse informazioni in ucraino sono qui» e Anastasia lancia i riferimenti a cui rivolgersi.
And those patients who risked escaping returned with bullet wounds. #MHRI begs the international community to do everything possible to stop the ongoing war crimes by Russia and to release doctors, patients, and civilians held as hostages by the Ru army. 5/5
— Anastasia Magazova (@anastasia_maga) March 15, 2022
I numeri a Mariupol
Circa 350mila persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell'Ucraina, assediata dalle truppe russe dal 1° marzo, stando a quanto riferito dal consigliere del sindaco di Mariupol alla televisione ucraina Petro Andriushchenko: «Considerando che ci sono 540mila residenti e circa 150mila persone sono state evacuate nei primi tre giorni in cui era ancora sicuro farlo, stimiamo che circa 350mila persone siano bloccate a Mariupol». Un grido rilanciato da Cnn: «La maggior parte delle persone si trova negli scantinati e nei rifugi in condizioni disumane. Senza cibo, acqua, elettricità, riscaldamento».
Il racconto
Il racconto continua con le parole riportate dalla giornalista di un testimone: «Uno dei testimoni afferma che i soldati russi stanno tenendo lì anche gli altri civili», scrive Magazova. Che poi aggiunge: «I russi sparano contro le postazioni dell’esercito ucraino dalle finestre dell’ospedale». Parole dure anche solo da poter leggere: «i soldati russi non lasciano che nessuno esca dall’ospedale, minacciando di sparare».