Che tra Evgeny Prigozhin, capo della Wagner, e il Cremlino i rapporti non siano più idilliaci lo dimostra la sua ultima uscita pubblica. In un'intervista, ha raccontato che il figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha combattuto con la sua «compagnia militare privata».
«Di tutte le mie conoscenze, solo una, Dmitry Peskov, una volta considerato un totale liberale, mi ha parlato di suo figlio, che aveva trascorso parte della sua vita in America, o forse in Inghilterra. Mi ha detto, "perché non lo prendi, come soldato semplice", e ha prestato servizio come chiunque altro. Da soldato semplice, con il fango e la m... alle ginocchia, operando un lanciarazzi Uragan. Sono in pochi a farlo», ha reso noto Prigozhin.
Anche se il tycoon non ha fatto il nome del figlio di Peskov, il sito di notizie indipendenti Meduza lo identifica in Nikolai Choles, che usa il cognome del nonno, con cui ha vissuto in Gran Bretagna dieci anni, prima di tornare in Russia nel 2011-2012, dopo un anno in carcere in Gran Bretagna per furto.
Gli ultimi appelli di Prigozhin sulla fine della guerra
Intanto gli appelli al Cremlino di Yevgeny Prigozhin per porre fine alla cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina e concentrarsi invece sul radicamento delle forze russe nei territori occupati potrebbero indicare che il fondatore del gruppo Wagner ha trovato alleati nel ministero della Difesa di Mosca per uno stop temporaneo al conflitto. Gli analisti del centro studi statunitense Isw sottolineano che all'inizio di aprile Prigozhin ha ripreso pubblicamente la collaborazione con il ministero della Difesa russo e sembra aver riacquistato alcuni dei privilegi concessi dal Cremlino dopo una faida durata mesi con il comando militare russo. Secondo l'istituto questa rinnovata collaborazione indica che il patron della Wagner ha probabilmente raggiunto un accordo con il comando militare russo, invitando Putin a proporre un cessate il fuoco temporaneo. Pertanto, secondo il rapporto, Prigozhin vuole riconquistare l'opportunità di rafforzare le sue forze ed espandere le sue prospettive politiche alla vigilia delle elezioni parlamentari e presidenziali russe.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout