LA GIORNATA

Navalny, Biden: «Putin pagherà per la sua morte». Tajani: «Ucciso direttamente o indirettamente»

Gli aggiornamenti sul conflitto dopo la morte dell'oppositore numero uno di Putin

Sabato 17 Febbraio 2024

Biden: «Ho detto che ci sarà un prezzo da pagare»

«Ho detto che ci sarà un prezzo da pagare»: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden commentando con i giornalisti in Delaware la morte di Alexiei Navalny. «Ho sentito diverse cose che non sono state confermate.

Ma il nocciolo della questione è che Putin è responsabile. Indipendentemente dal fatto che lo abbia ordinato, è responsabile delle circostanze... È un riflesso di chi è. Non può essere tollerato», ha affermato Biden.

Tajani: "Navalny ucciso direttamente o indirettamente"

«Ho detto fin dall'inizio, bisogna accertare la verità» sulla morte di Alexei Navalny, «però fatto sta che lui stava in un gulag vicino al polo nord. Si può anche non uccidere una persona direttamente ma la si può anche far morire, che è la stessa cosa. Non lo so se lui è stato fatto morire per come era tenuto in carcere ma comunque di fatto è stato ucciso, o direttamente o indirettamente il regime lo ha ucciso».

Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a domande di Serena Bortone durante la trasmissione "Chesarà..." di Rai3, sollecitato sulle dichiarazioni del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.

Mosca: il decesso per "sindrome da morte improvvisa"

Oggi la madre di Alexei Navalny è stata informata che l'oppositore russo è rimasto vittima di una «sindrome da morte improvvisa» e che il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia fino alla fine delle indagini. «Quando l'avvocato e la madre di Alexei sono arrivati alla colonia penale questa mattina, è stato detto loro che la causa della morte di Navalny era la sindrome da morte improvvisa», ha scritto su X Ivan Zhdanov, che dirige la Fondazione anticorruzione di Navalny. «Sindrome da morte improvvisa» è un termine generale per varie sindromi cardiache che causano arresto cardiaco improvviso e la morte, riferisce il Guardian.

Calenda lancia iniziativa per Navalny, Schlein: «Il Pd c'è»

Carlo Calenda lancia l'idea di una manifestazione per ricordare Navalny, e a stretto giro Elly Schlein annuncia l'adesione del Pd.«In tutta Europa grandi piazze spontanee si sono radunate» per farlo, «In Italia non è accaduto.È opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un'iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari»,scrive il leader di Azione su X. E Schlein risponde sui social: «Noi ci siamo.Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny».

La portavoce di Alexei Navalny: "Le autorità russe mentono sulla sua morte"

La portavoce di Alexei Navalny, Kira Yarmysh, ha accsato oggi le autorità russe di «mentire» sulle cause della morte dell'oppositore e di cercare di «fare di tutto per non consegnare il suo corpo». All'avvocato di Navalny è stato detto che «la causa della morte non è stata stabilita» ancora, ha affermato Yarmysh sul canale Telegram del team, ripreso dalla testata Dozhd.

Navalny, la portavoce: «Il corpo non è nell’obitorio»

Il corpo di Alexei Navalny non è all'obitorio di Salekhard. Lo denuncia la portavoce dell'oppositore, Kira Yarmysh, su X. «L'avvocato di Alexey e sua madre sono arrivati ​​all' obitorio di Salekhard. È chiuso però, anche se la colonia penale ha assicurato che era aperto e che il corpo di Navalny era lì. L'avvocato ha chiamato il numero di telefono che era sulla porta. Gli è stato detto che era il settimo a chiamare oggi. Il corpo di Alexey non è all'obitorio», scrive.

 

Zelensky: «Se non fermiamo Putin, farà una catastrofe»

«Se non agiamo ora» il leader russo Vladimir «Putin riuscirà a trasformare i prossimi anni in una catastrofe». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, chiedendo agli alleati di Kiev maggiore supporto nella guerra contro l'invasione russa. «Non dobbiamo fare qualcosa, ma tutto il possibile», ha detto il presidente ucraino.

Oltre 100 fermi in città russe ai raduni in memoria di Navalny

Oltre 100 persone sono state fermate in varie città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, durante raduni in memoria di Alexei Navalny, secondo quanto riferisce l'organizzazione per i diritti umani Ong-Info.

Diversi fermi in città russe ai raduni in memoria di Navalny

Diverse persone sono state fermate anche stamane dalla polizia in diverse città russe mentre partecipavano a raduni in memoria di Alexei Navalny. Lo riferisce l'ong Ovd-Info. Secondo l'agenzia Afp a Mosca i fermati sono una quindicina. Ovd-Info rende noto che tra i fermati a San Pietroburgo c'è un prete ortodosso che voleva celebrare una Messa sulla pubblica piazza per Navalny.

Zelensky: «Ritiro da Avdiivka decisione giusta per salvare più vite possibili»

Il ritiro dell'esercito ucraino dalla città di Avdiivka è stata una «decisione giusta» per «salvare quante più vite possibili», mentre i soldati ucraini lottavano per resistere all'assalto delle truppe russe. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «È stata una decisione logica giusta e professionale quella di salvare quante più vite possibile», ha affermato.

Zelensky: opzioni Putin, l'Aja o ucciso da collaboratori

«Putin ha solamente due opzioni: finire all'Aia (presso la Corte penale internazionale) o essere ucciso da una delle persone che lo circondano e che ora uccidono per lui». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Zelensky: «Il 2024 sia l'anno per ristabilire un ordine mondiale basato sulle regole»

«Il 24 febbraio 2022 poteva segnare la fine del mondo che conosciamo, un mondo di regole per proteggere la vita» e «il 2024 deve diventare il tempo in cui ristabilire completamente un ordine mondiale basato sulle regole». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «La Russia che non rispetta le regole deve restare nel passato, possiamo assicurarlo non facendo qualcosa, ma facendo tutto il necessario», ha aggiunto.

Assedio di Avdiivka, forze armate ucraine lasciano la città

«Le forze armate ucraine si ritirano da Avdiivka». Lo ha dichiarato - secondo quanto riportato dalla Tass - Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate di Kiev. «Sulla base della situazione operativa che si è sviluppata attorno ad Avdiivka, al fine di evitare l'accerchiamento e per preservare la vita e la salute del personale militare, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e passare alla difesa su linee più vantaggiose », ha scritto Syrsky sulla sua pagina Facebook. La cittadina di Avdiivka si trova nell'est dell'Ucraina, a poca distanza da Donetsk. Ormai da parecchie settimane la situazione nella zona era notevolmente peggiorata per l'esercito ucraino, chiuso in una morsa dai russi. Ad annunciare il ritiro delle truppe ucraine è stato - su Telegram - il generale Oleksandr Tarnavsky, che comanda le forze armate di Kiev nella zona: «In conformità con l'ordine ricevuto, ci siamo ritirati da Avdiivka nelle posizioni preparate in anticipo».

 

Navalny, il Regno Unito convoca diplomatici russi

Il governo britannico ha convocato i diplomatici dell'ambasciata russa per comunicare che le autorità russe sono ritenute «pienamente responsabili» della morte dell'oppositore del Cremlino Alexei Navalny. Il Ministero degli Esteri britannico ha affermato nella sua dichiarazione che la morte di Navalny nella sua prigione artica deve essere «oggetto di un'indagine completa e trasparente».

 

 

Allarme attacco missilistico nella città russa di Kursk

È stato emesso un allarme per un attacco missilistico nella città russa di Kursk e nelle aree circostanti. Lo riporta la Tass. «I residenti sono stati invitati a stare lontani dalle finestre e a ripararsi in stanze che abbiano pareti solide», ha scritto su Telegram il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit.

Ambasciatore russo in Usa: «Tentativo di interferire»

«La reazione dei funzionari statunitensi alla morte di Alexei Navalny rappresenta un altro tentativo di interferire negli affari interni della Federazione Russa». Lo ha dichiarato - secondo quanto riporta la Tass - l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, rispondendo ad una domanda dei media. «La morte di una persona è sempre una tragedia. In questa situazione è importante comprendere tutti i dettagli di ciò che è accaduto. Tuttavia, i politici americani non vogliono aspettare e hanno già incolpato le autorità russe di tutto», ha sottolineato Antonov, concludendo: «Una simile politica è inaccettabile. Sarebbe meglio che si concentrassero sui problemi del loro Paese che richiedono una soluzione urgente».

Russia, le ultime notizie dopo la morte di Navalny e le ripercussioni nella guerra in Ucraina.

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA