Missili Atacms, Zelensky: «Impiegate le armi fornite dagli Usa». Colpiti due aeroporti controllati dai russi: decine di morti

Il presidente ucraino: «Grazie agli Stati Uniti»

Martedì 17 Ottobre 2023
Missili Atacms, Zelensky: «Impiegate le armi fornite dagli Usa». Colpiti due aeroporti controllati dai russi: decine di morti

Potrebbe essere una svolta sostanziale del conflitto. Gli Usa hanno fornito a Kiev i tanto desiderati missili a lungo raggio Atacms, che sono già stati impiegati in attacchi delle forze ucraine, secondo quanto annunciato dal presidente Volodymyr Zelensky.

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Il "battesimo" degli Atacms

Diverse fonti affermano che il battesimo del fuoco è avvenuto la notte scorsa, quando le truppe di Kiev hanno colpito due aeroporti controllati dai russi lontano dalla linea del fronte.

Il bilancio fornito dagli ucraini è di almeno nove elicotteri distrutti e «decine tra morti o feriti» tra i soldati di Mosca.

 

Per mesi l'amministrazione di Joe Biden aveva resistito alle richieste del governo ucraino per la fornitura degli Atacms, capaci di trasportare bombe a grappolo ad una distanza fino a 300 chilometri. Il timore del presidente americano era che il loro impiego potesse portare a una escalation incontrollata del conflitto, specie se i vettori fossero stati usati per colpire il territorio russo. Ma evidentemente, dopo la visita del mese scorso di Zelensky a Washington, la Casa Bianca ha cambiato le sue valutazioni, forse a causa dei limitati progressi della tanto attesa controffensiva ucraina e per scongiurare una possibile nuova offensiva russa. Gli attacchi sono avvenuti contro basi aeree militari vicino alla città di Berdyansk, occupata dai russi, sulla costa del Mar d'Azov, e nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina.

L'ATTACCO

Le forze di Kiev hanno affermato di avere distrutto appunto nove elicotteri nemici, un deposito di munizioni, varie attrezzature e di avere danneggiato le piste dei due scali nell'operazione, denominata 'Dragonfly'. Vladimir Rogov, membro dell'autorità regionale filorussa di Zaporizhzhia, che comprende Berdyansk, ha detto sul suo canale Telegram che frammenti di bombe a grappolo M74 trasportate dagli Atacms sono stati trovati sul luogo del bombardamento. L'agenzia ucraina Unian ha pubblicato foto che secondo quanto affermato da chi le ha diffuse mostrano la parte di un missile Atacms trovato sul posto, una variante MGM-140A prodotta nel 1996 con una gittata fino a 165 chilometri.

LE PAROLE DI ZELESNKY

«Grazie a tutti coloro che aiutano, e oggi un ringraziamento speciale agli Stati Uniti», ha detto Zelensky. «I nostri accordi con il presidente Biden sono stati osservati, gli Atacms hanno dato prova di sé», ha aggiunto il presidente ucraino. La Russia si appresta nel frattempo a revocare la propria ratifica al trattato che vieta i test nucleari (Ctbt). Una legge in questo senso è stata approvata oggi all'unanimità in prima lettura dalla Duma, la camera bassa del Parlamento. Un gesto in realtà solo simbolico, visto che tale trattato, adottato dalle Nazioni Unite nel 1996, non è mai entrato in vigore perché né Usa né Cina lo hanno mai ratificato, e altre potenze nucleari quali India, Pakistan e Corea del Nord non lo hanno nemmeno firmato. Mosca assicura inoltre che continuerà a rispettare la sospensione dei test di nuove armi atomiche, come fatto fin dal 1990 prima dall'Urss e poi dalla Russia e fin dal 1992 dagli Stati Uniti. La ripresa dei test nucleari, ha sottolineato recentemente il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, è possibile solo come risposta a eventuali test condotti dagli Stati Uniti.

Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA