Marine Le Pen è accusata di appropriazione indebite di fondi europei in rapporto dell'ufficio anti-frodi della Ue, datato 11 marzo, che è stato consegnato alla procura di Parigi. Lo ha confermato oggi alla Dpa la procura parigina, precisando che attualmente sta esaminando il dossier. Ieri il sito di giornalismo investigativo Mediapart ha pubblicato parte del rapporto sulla leader dell'estrema destra francese - che domenica prossima sfiderà il presidente Emmanuel Macron nel ballottaggio per le presidenziali - che si sarebbe appropriata in modo indebito di quasi 137mila euro negli anni in cui è stata europarlamentare tra il 2004 e il 2007.
Inoltre Bosselut, accusa l'Olaf di non essere un'agenzia indipendenza, sottolineando la tempistica della pubblicazione del rapporto poco prima del ballottaggio per le presidenziali. Secondo il rapporto pubblicato da Mediapart, l'inchiesta per appropriazione indebita coinvolgerebbe anche il padre di Le Pen, Jean-Marie, fondatore del Front National da lei poi rinominato Rassemblement National, il suo ex partner Louis Aliot e l'ex vice presidente del partito Bruno Gollnisch. Insieme si sarebbero appropriati di 486mila euro. Aliot, ora sindaco di Perpignan, anche ha negato ogni accusa in dichiarazioni rilasciare oggi Franceinfo.