GUERRA

Guerra Ucraina, ultime notizie. Kiev: «Scontro tra due elicotteri nel Donetsk, morti sei ufficiali». Mosca: annientati due plotoni ucraini in zona Kupiansk

Le ultime notizie in diretta sulla guerra in Europa

Giovedì 31 Agosto 2023

Kiev: a Bakhmut distrutte armi russe per 5 milioni di dollari

Nei pressi di Bakhmut, i soldati della 92ª brigata meccanizzata separata hanno distrutto attrezzature russe per un valore di oltre 5 milioni di dollari.

Lo ha scritto su Telegram Mykhailo Fedorov, ministro ucraino della trasformazione digitale, spiegando che si tratta di tre unità di equipaggiamento colpite con un solo drone. Nello specifico, sarebbero stati neutralizzati «un carro armato T-80, un obice 2S1 Sau e un carro armato Mtu-90». «Nei pressi di Bakhmut, i soldati hanno distrutto nella notte attrezzature russe per un valore di oltre 5 milioni di dollari», ha dichiarato Fedorov, spiegando che «hanno utilizzato un singolo drone d'attacco per ridurre in macerie un carro armato T-80, un obice Sau 2S1 e una macchina per la costruzione di ponti per carri armati Mtu-90».

Zelensky: "Abbiamo bisogno di 160 caccia F-16"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato gli alleati per la promessa di ricevere gli F-16, ma ha sostenuto che il numero non sarebbe sufficiente perché l' Ucraina avrebbe di 160 caccia di questo tipo. Lo ha detto il presidente ucraino in un'intervista rilasciata a Rtp, il servizio pubblico di diffusione radiotelevisiva portoghese. Zelensky ha detto che l' Ucraina ha bisogno di un altro centinaio di caccia oltre ai «50 o 60» già promessi, che dovrebbero essere operativi entro l'inizio del 2024. «In totale, abbiamo bisogno di circa 160 caccia per avere una forza aerea potente che non dia alla Russia la possibilità di dominare lo spazio aereo», ha aggiunto il presidente ucraino, lamentando che questo aiuto sia arrivato «più tardi di quanto volessi» e che il dominio russo dei cieli sia «assoluto».

Kiev: "Italia in prima fila per la ricostruzione della Cattedrale di Odessa"

L'architetto Stefano Boeri spiega che «andiamo a Odessa con l'idea di mettere a disposizione la nostra capacità per ricostruire diversi beni architettonici colpiti dalla guerra. Sarà una prima missione di ricognizione, cominceremo subito con un sopralluogo nella cattedrale, abbiamo attivato la Società Italiana del Restauro Architettonico. Ricostruire l'architettura di Odessa per iniziare a ricostruire la normalità in una nazione che merita la pace». Il ministero degli Esteri insieme a MAXXI e Triennale organizzerà il 31 ottobre 2023 a Milano un evento per lanciare il progetto di Laboratorio, con la partecipazione del governo ucraino e dei soggetti culturali ed economici interessati. L'iniziativa potrebbe essere propedeutica all'assunzione da parte dell'Italia del patronato per la ricostruzione della Città di Odessa, il cui Centro storico è stato inserito di recente, col nostro decisivo appoggio, nella Lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Numerose sono le ragioni a favore di questa scelta. Esse vanno dal forte legame storico di Odessa all'Italia a partire dalla fondazione, alla tradizionale presenza di una folta e influente comunità italiana, ai gemellaggi attivi con Genova e Venezia. Decisiva la presenza di infrastrutture portuali che ne fanno un punto di transito nevralgico dal punto di vista degli scambi commerciali, inclusi quelli a tutela della sicurezza alimentare mondiale su cui l'Italia si è impegnata direttamente. Il sostegno alla ricostruzione dell'Ucraina costituirà uno degli impegni prioritari della nostra Presidenza G7 dell'anno prossimo, anche attraverso l'organizzazione della Ukraine Recovery Conference nel 2025, con l'obiettivo di porre le basi per un'Ucraina prospera ed indipendente, nell'ambito della famiglia europea.

Zelensky: «Colpito bersaglio a 700 km con armi ucraine»

L'esercito ucraino è riuscito a colpire un bersaglio a una distanza di 700 km con armi a lungo raggio di produzione nazionale: lo ha reso noto su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. La dichiarazione segue l'attacco, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, contro l'aeroporto militare russo di Pskov, a una trentina di km dal confine con l'Estonia e circa 700 km dal confine con l' Ucraina. «Uso riuscito delle nostre armi a lungo raggio: il bersaglio è stato colpito a 700 chilometri di distanza!», ha scritto Zelensky citando una dichiarazione del ministero delle Industrie strategiche sulla produzione nazionale di armi.

Nè Zelensky, nè il ministero hanno precisato quale sia stato l'obiettivo colpito. Nell'attacco all'aeroporto di Pskov sono stati distrutti almeno 4 aerei da trasporto strategico russi Ilyushin Il-76.

Isw: "Blogger militari russi in rivolta contro il ministero della difesa"

I blogger militari russi sono sul piede di guerra contro i vertici delle forze armate del Paese, oggetto in questi giorni di forti critiche per la loro incapacità di difendere il territorio e le strutture militari dagli attacchi ucraini. Lo scrive sul suo sito l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Allo stesso tempo, sottolinea il centro studi statunitense, i blogger criticano anche i recenti tentativi di censura da parte del ministero. Secondo uno di questi blogger russi affiliati al Cremlino l'attacco ucraino all'aeroporto militare di Pskov (nella notte tra martedì e mercoledì, in cui sono stati distrutti 4 aerei da trasporto, ndr) indica che le difese aeree russe non si sono adattate a difendersi dai ripetuti attacchi dei droni di Kiev, a differenza di quanto hanno fatto le difese aeree russe in Crimea. Lo stesso blogger, prosegue il rapporto dell'Isw, ha inoltre criticato le autorità russe per non aver messo al riparo costosi aerei militari negli hangar. Un altro blogger russo di spicco ha espresso il timore che non ci saranno luoghi sicuri nella Russia occidentale a causa delle crescenti capacità tecniche ucraine, suggerendo che le forze russe dovrebbero tenerne conto quando mettono in sicurezza strutture militari e strategiche. Le fonti russe hanno anche contestato i recenti sforzi di censura del ministero della Difesa, «sottolineando la necessità di verità e onestà nel riferire sugli attacchi ucraini in territorio russo»: in particolare, un blogger militare russo ha criticato i canali televisivi ufficiali per non aver riportato gli attacchi ucraini. Da parte sua, il noto giornalista e conduttore televisivo filo-Cremlino, Vladimir Solovyov, ha espresso il suo sdegno in risposta al maxi attacco con droni ucraino che ha colpito anche l'aeroporto di Pskov e ha criticato le élite russe che chiedono al Cremlino di congelare la guerra e di avviare negoziati di pace per salvare l'economia del Paese.

007 Gb: "Russia fatica intercettare i droni"

I sistemi di difesa aerea della Russia starebbero incontrando «difficoltà» a intercettare e abbattere i droni ucraini. Lo affermano i servizi d'intelligence del Regno Unito dopo che «nella notte tra il 29 e il 30 agosto la Russia ha subito fino a cinque attacchi distinti con droni kamikaze (Owa-Uav), l'attacco su più vasta scala contro la Russia dall'inizio del conflitto», nel febbraio dello scorso anno dopo l'invasione russa dell'Ucraina. «Si sono registrate esplosioni a Mosca, Bryansk e Ryazan, così come nella base aerea di Pskov, vicino alla frontiera con l'Estonia», evidenzia la valutazione odierna, secondo cui in quest'ultimo caso «probabilmente sono stati danneggiati diversi aerei da trasporto militare russi». «Nel mese di agosto la Russia ha subito 25 diversi attacchi con droni» e «molti hanno raggiunto gli obiettivi». Quindi, «molto probabilmente, la difesa aerea russa sta avendo difficoltà nell'individuarli e distruggerli». La Russia, secondo la valutazione, «sta probabilmente ripensando la sua difesa aerea nella zona compresa tra l'Ucrania e Mosca». «I precedenti attacchi contro basi aeree russe hanno portato allo spostamento di aerei russi in varie zone della Russia - si legge ancora - Tuttavia i recenti attacchi contro Soltsy e Pskov hanno dimostrato che i droni hanno un raggio d'azione significativo». È «probabile - conclude l'intelligence britannica - che la Russia debba valutare il dispiegamento di ulteriori sistemi di difesa aerea nelle basi aeree considerate a rischio attacchi con droni».

Orban: "Russia indispensabile per la sicurezza europea"

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ritiene che la costruzione di un sistema di sicurezza europeo sia possibile solo con il coinvolgimento della Russia, secondo la sua intervista con il giornalista statunitense Tucker Carlson ripresa dai media internazionali. «Il mio punto personale è che senza coinvolgere i russi nell'architettura di sicurezza non possiamo garantire una vita sicura ai cittadini europei», ha affermato Orban sottolineando che lui cerca «di avere rapporti razionali con i russi, soprattutto per quanto riguarda l'economia e l'energia». Orban ha poi sostenuto che non è la Nato ad opporsi alla Russia, quanto Washington. «Dovremmo chiarire cosa sta succedendo. La politica estera degli Stati Uniti a sostegno degli ucraini non è la politica della Nato: è la politica degli Stati Uniti. Questa è una grande differenza», ha detto il premier ungherese. Quella di Orban «è un'analisi molto realistica della situazione», ha commentato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko affermando che «l'Ungheria è l'unico paese che non ha paura di dichiarare apertamente e pubblicamente i propri interessi nazionali così come li vede». Il benessere dell'Ungheria dipende da «legami sani e normali con la Russia», ha aggiunto Grushko.

Russia: "Abbattuto drone diretto a Mosca"

La Russia afferma di aver intercettato e abbattuto un drone che si avvicinava a Mosca. È stato «distrutto dalla difesa aerea nel distretto di Voskresensk», nella regione di Mosca, ha scritto su Telegram il sindaco Sergey Sobyanin secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass.

Riapre l'aeroporto russo di Pskov: era stato bombardato dai droni

Ha ripreso le operazioni l'aeroporto di Pskov dopo l'attacco con droni in cui sono rimasti distrutti quattro aerei da trasporto militare. Lo ha annunciato l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo, come riferisce l'agenzia russa Tass. Secondo le autorità, «tutti i servizi funzionano regolarmente».

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Scontro tra due elicotteri ucraini: sei morti

Due elicotteri militari ucraini Mi-8 si sono schiantati in circostanze non chiare vicino a Kramatorsk, nel Donetsk, e sul luogo dell'incidente sono stati ritrovati i corpi di sei militari, tutti ufficiali, che erano a bordo dei due velivoli, completamente distrutti, secondo quanto scrive l'Ukrainska Pravda.

Sull'episodio, avvenuto ieri ma di cui si è saputo solo oggi, le autorità ucraine hanno aperto una «inchiesta penale» per presunta «violazione delle regole del volo». Unian da canto suo riferisce che i due elicotteri erano in missione di combattimento.

Mosca: "Due plotoni di Kiev annientati in zona Kupiansk"

Mosca afferma di aver respinto ieri sei contrattacchi delle truppe ucraine nella zona di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. infliggendo la perdita di due plotoni al nemico. Secondo il portavoce militare russo Yaroslav Yakimkin, le forze di Mosca hanno «annientato tre postazioni di mortai ucraine vicino agli insediamenti di Novoyegoryevka, Kulagovka, Tabayevka e Stelmakhovka, e distrutto due veicoli aerei senza pilota vicino a Sofiyevka e Zhiglovka: le perdite complessive del nemico - afferma Yakimkin citato dall'agenzia Tass - ammontano a due plotoni». Sempre secondo Mosca, truppe aviotrasportate russe hanno respinto un attacco dell'esercito ucraino anche a ovest di Bakhmut, «neutralizzando un gruppo di fanteria nemica».

L'incidente aereo in cui ha perso la vita Prigozhin potrebbe essere stato un «crimine pianificato», secondo il Cremlino. Oggi visita di Kuleba a Madrid. Due elicotteri militari ucraini si sono schiantati nel Donetsk: morti sei ufficiali. Berlino consegna altri dieci Leopard all'Ucraina. La Corea del Nord invierà armi a Mosca, secondo gli Usa. Ieri pioggia di droni sulla Russia e massiccio attacco missilistico su Kiev.

Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 00:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA