Putin e le mail per salvare il suo super yacht prima dell'inizio della guerra: «Deve tornare in Russia entro il 1° febbraio»

I documenti rivelano che mentre preparava l’attacco, lo ZAr si preoccupava di mettere al sicuro i beni che avrebbero potuto essere colpiti dalle sanzioni internazionali

Mercoledì 30 Agosto 2023
Putin e le mail per salvare il suo super yacht prima dell'inizio della guerra: «Deve tornare in Russia entro il 1° febbraio»

Secondo quanto ricostruito dal New York Times, in base ai dati pubblici sui redditi, Vladimir Putin guadagna 140 mila dollari l’anno e possiede solo un piccolo appartamento.

Patrimonio modesto in linea con la narrazione diffusa dal Cremlino sulle attitudini del presidente russo: un uomo dai gusti semplici, che ama i boschi della Siberia e «non ha bisogno del lusso», come ha sottolineato il conduttore televisivo Dmitri Kiselyov.

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La realtà sarebbe ben diversa. Bill Browder, un finanziere di origine americana che è stato bandito dalla Russia nel 2005 dopo essersi scontrato con gli oligarchi di Mosca, davanti al Congresso Usa ha stimato i beni di Putin attorno ai 200 miliardi di dollari. Facendone quindi l’uomo più ricco del mondo e determinato a confermarsi tale anche dopo l’invasione dell’Ucraina.

Così, mentre preparava l’attacco, si preoccupava di mettere al sicuro i beni che avrebbero potuto essere colpiti dalle sanzioni internazionali. Tra questi il suo super yacht da 100 milioni di dollari Graceful. Il 10 gennaio 2022, poco più di un mese prima dell’aggressione a Kiev, Vladimir Putin ne ha ordinato il trasferito dai cantieri navali di Amburgo Blohm+Voss (dove era in riparazione) all’enclave russa di Kaliningrad.

Le mail

L’operazione che mirava a schivare le sanzioni è stata svelata dall’organizzazione anti-corruzione russa creata dal leader dell’opposizione Alexei Navalny, condannato a 19 anni di carcere. Ha raccolto le mail tra il presidente e il cantiere navale in merito al trasferimento dello yacht che sarebbe dovuto avvenire entro il primo febbraio 2022. Il rapporto della giornalista investigativa russa Maria Pevchikh, che guida la fondazione anti-corruzione di Navalny, contiene anche le immagini della barca rimorchiata fuori dal porto di Amburgo il 7 febbraio mentre fa rotta Kaliningrad: il cantiere non era riuscito a rispettare la scadenza del primo febbraio. Il 22 febbraio Putin ha invaso l’Ucraina, aggressione che ha comportato l’imposizione da parte di Stati Uniti, Regno Unito e Ue di sanzioni sui beni di proprietà russa all’estero e dozzine di superyacht di proprietà di oligarchi sequestrati in tutto il mondo. L’Office of foreign assets control (Ofac) del governo americano indica il Graceful come «proprietà di interesse del presidente Vladimir Putin». Dispone di una piscina coperta di 15 metri che può essere trasformata in una pista da ballo ed è solo una delle numerose barche del presidente. Le spese di ristrutturazione e mantenimento sono ammontate a 32 milioni di dollari solo nel 2022. Da qui la fretta di Putin di mettere a sicuro il suo gioiello. Perentoria la mail inviata al cantiere navale Blohm+Voss di Amburgo il 19 gennaio 2022: «L’armatore vuole che la Graceful venga portata nella Federazione russa il 1° febbraio. Si prega di mobilitare un equipaggio ininterrotto - 2 turni». E prosegue: «Si prega di accelerare tutti i lavori che potrebbero interferire con la partenza della Graceful il 1° febbraio». I messaggi di posta elettronica rivelano anche «il proprietario non è soddisfatto del retrofit, è scontento per i ritardi».

Ombrelli blindati

Realizzato nel 2013, Graceful è lungo 82 metri e secondo Kieler Nachrichten era stato portato a settembre ad Amburgo per interventi di ammodernamento che lo avrebbero dotato di due nuovi balconi e ampliato la piscina coperta. Secondo Boat International, lo yacht è stato realizzato nel cantiere russo Sevmash per poi essere completato quasi dieci anni dopo da Blohm+Voss, che ne ha curato l’allestimento. A occuparsi della progettazione era stata invece H2Design. L’imbarcazione, a tre piani e con scafo in acciaio e allumino, può accogliere 12 ospiti e 14 membri dell’equipaggio. Oltre alla grande piscina (15 metri per tre), vanta finiture in marmo, teak ed ebano, un eliporto, una palestra, un collegamento diretto tra la cabina dell’armatore e una cantina che può contenere a 400 bottiglie. L’ultima ristrutturazione ha comportato lavori allo scafo e rifacimento dei ponti, nuovi mobili, marmi e ammodernamento delle strutture ricreative. Al piano superiore, accanto all’eliporto, è stato creato un salone con tavolo rotondo per 12 posti e una zona piscina, con vasche a contrasto di calore, come quelle installate nella residenza ufficiale di Novo-Ogaryovo e nel palazzo di Ghelendzhik sul Mar Nero. Sul ponte di comando c’è una zona con pianoforte, tre divani e televisione. Al livello inferiore, nel ponte dedicato al proprietario, è stata installata una piscina di 25 metri con pavimento rialzabile, che può trasformarsi in sala da ballo o cinema.

Per riprodurre in mare le condizioni di una spiaggia, è stato predisposto un bacino galleggiante. Per lo yacht sono stati acquistati divani da 40 mila euro, tappeti da 60 mila euro e tavolini da 80 mila, ma a colpire sono le spese per oggetti di uso comune: piattini da 250 euro ciascuno, centrotavola in porcellana da 500 euro, giochi da tavolo per oltre 1.500 euro. In dotazione alla Graceful ci sono anche tre ombrelli blindati ParaPactum da circa 10 mila euro l’uno, che possono essere usati come scudo contro attacchi corpo a corpo e lanci di oggetti. Oltre a Graceful, a Putin sono riconducibili gli yacht Olympia, Shellest, Nega e Scheherazade. Quest’ultimo, lungo oltre 140 metri e del valore stimato di 700 milioni di dollari, è stato sequestrato a maggio 2022 a Marina di Carrara per effetto di un decreto di congelamento firmato dal ministro dell’Economia Daniele Franco. La super barca era pronta a salpare per Dubai.

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