Russia, risorse belliche quasi esaurite. Kiev: «La resa dei conti è vicina»

Secondo il capo degli 007 ucraini Budanov, Mosca sarebbe a corto di armi, con un'industria militare vicina al collasso

Martedì 19 Settembre 2023 di Gianluca Cordella
Russia, risorse belliche quasi esaurite. Kiev: «La resa dei conti è vicina»

«La resa dei conti sta arrivando». Il proclama è firmato da Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence ucraina. Nel corso di una lunga intervista rilasciata a “The Economist”, il coordinatore degli 007 di Zelensky ha fatto il punto sulla guerra e, soprattutto, sullo stato dei due eserciti. Entrambi provati nei numeri, ma con una differenza importante: l’Ucraina può contare sui “rifornimenti” che arrivano dagli alleati occidentali, mentre la Russia può contare solo su stessa.

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Sulle enormi difficoltà delle truppe di Putin Budanov non ha alcun dubbio. «Contrariamente a quanto dichiara il Cremlino, non esiste alcuna “riserva strategica” - spiega - Se tutto va bene e le risorse sono sufficienti perché la Russia ne sta cercando altre in tutto il mondo? La risposta è ovvia: non c'è più alcun bacino bellico cui attingere». Il riferimento, chiaramente, è al recente incontro dello zar con il leader nordcoreano Kim Jong-Un, nel corso del quale si sarebbe parlato proprio di una massiccia fornitura di munizioni da parte di Pyongyang in cambio dell’aiuto russo per mandare in orbita il primo satellite militare della Corea del Nord.

A conferma delle difficoltà numeriche russe, Budanov cita il caso della 25/a Armata d’Arma Combinata che la Russia ha prematuramente schierato sul campo ad agosto nonostante fosse solo all’80% dei propri effettivi e avesse a disposizione solo il 55% delle attrezzature necessarie. Un’evidenza che era stata sottolineata anche dal ministero della Difesa britannico secondo cui Mosca avrebbe dovuto schierare il battaglione in piena efficienza a dicembre, ma poi ha anticipato i tempi, “accontentandosi” di un dispiegamento di forze parziale.

I numeri degli eserciti

A vantaggio di Mosca resta comunque il numero dei militari, secondo Budanov «l’unico vero vantaggio russo» in Ucraina. «La qualità è bassa, ma la quantità è sufficiente», analizza il capo dei servizi segreti. Un dato che però non basterà a tenere in piedi un’economia bellica al collasso che, nelle analisi di Kiev, dovrebbe esaurire ogni risorsa nel 2026, o forse prima.

Una criticità che deve fronteggiare anche l’esercito ucraino, potendo però contare sugli aiuti alleati. E nonostante alcuni funzionari ucraini abbiano affermato di aver notato un cambio di atteggiamento nella disponibilità dei loro partner a continuare a fornire sostegno militare, Budanov - un po’ per non scoprire le proprie carte e un po’ per mettere pressione all’occidente a prescindere - si dice sicuro che l’appoggio continuerà. «I magazzini occidentali non sono vuoti, come intelligence lo sappiamo. Non abbiamo dubbi sul fatto che gli aiuti alleati continueranno ad arrivare».

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