Dimissioni? No, grazie. Il comandante dell'Esercito ucraino Valerii Zaluzhnyi, additato di essere uno dei principali "colpevoli" del flop della controffensiva di Kiev, non è intenzionato a fare passi indietro. Lunedì il presidente Volodymyr Zelensky gli ha chiesto di farsi da parte.
Il generale Zaluzhnyi rifiuta di dimettersi
Recentemente più voci davano Zelensky in procinto di licenziare il generale, poi la fuga di notizie sulla richiesta di dimissioni. Troppo alte le tensioni tra i due a causa del fallimento della controffensiva estiva dell'Ucraina. Non è chiaro se la questione finirà qui. Goncharenko ha sostenuto che Zelensky potrebbe dunque licenziare Zaluzhnyi e sostituirlo. Per farlo avrà però bisogno del sostegno del ministro della Difesa.
Chi potrebbe sostituirlo
Il nome più gettonato per sostituirlo è quello di Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina, responsabile delle operazioni segrete contro Mosca. Budanov indicato all’inizio di quest’anno come possibile successore di Oleksii Reznikov alla guida del ministero della Difesa.
Le accuse
Zaluzhnyi è finito nel mirino del presidente perché la controffensiva ucraina iniziata a giugno non è riuscita a sfondare le linee russe. Il generale è una figura molto popolare in Ucraina e anche questo potrebbe aver influito sulla decisione di Zelensky. Da mesi nei media ucraini circola infatti anche la speculazione secondo cui Zaluzhnyi sarebbe l’unico possibile sfidante di Zelenskiy alla presidenza se dovessero essere indette nuove elezioni mentre la guerra è in corso e il generale decidesse di candidarsi.
Chi è Zaluzhnyi
Nato in una famiglia di militari, infanzia nella città della madre Chernihiv, da piccolo sognava di diventare anche solo un soldato semplice e oggi è il "generale di ferro" o "l'indistruttibile", come lo chiamano in patria dove lo considerano già un eroe. Zaluzhnyi incarna una generazione di militari che si stava preparando alla guerra totale contro la Russia dal 2014. Quelli che si sono fatti le ossa per otto anni nel Donbass e, quando non erano al fronte, sono andati ad addestrarsi in Europa con le forze della Nato.
Zaluzhnyi non ama le luci della ribalta internazionale che ha lasciato sin dall'inizio della guerra al presidente Zelensky. Quasi nessuna intervista da febbraio, pochissime apparizioni pubbliche, comunica solo con i post sul suo account Facebook. Alcuni sono sono brevi aggiornamenti operativi, altri sono messaggi di ringraziamento a medici, truppe e popolo ucraino.