Le schermaglie, se non le vere e proprie liti, non erano mancate durante il mandato di Donald Trump a Washington, e il virologo Fauci aveva sempre espresso pubblicamente i propri dubbi sulla gestione Usa della pandemia da Covid.
Grazie al nuovo ruolo di Consigliere in capo per l'emergenza Covid - che gli è stato offerto offerto proprio dal nuovo presidente, per Fauci è arrivato il momento di far valere le sue ragioni, troppo spesso ostacolate: «La mancanza di sincerità e di fatti sul fronte della pandemia è costata molto probabilmente vite umane. Non è un segreto», ha dichiarato l'immunologo. Che negli Stati Uniti è reputato uno dei massimi esperti a proposito di malattie come Aids, l'Ebola o la Sars. Poi fauci ha continuato: «Ci sono state molte divisioni, c'erano dati di fatto molto, molto chiari che sono stati messi in discussione. Così la gente non si è fidata più di quello che le autorità sanitarie andavano dicendo». E ancora: «Quando hai una situazione di crisi per numero di casi di contagio, di ospedalizzazioni, decessi e invece cominci a parlare di cose senza senso dal punto di vista medico e scientifico, questo chiaramente non aiuta».
Non cita mai Trump, Anthony Fauci, anche se le sue parole non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Poi l'immunologo ha concluso dicendo che «è liberatorio lasciare che sia finalmente la scienza a parlare. Una delle novità della nuova amministrazione è che se tu non conosci la risposta, non tiri a indovinare. Dici solamente che non sai la risposta». Positivo anche sulla campagna vaccinale, che Biden sarebbe in grado di garantire a 100 milioni di americani nel giro di pochi mesi: fermo restando che la situazione è «seria» e oltre a una risposta adeguata da parte dello Stato, deve seguire anche una consapevolezza individuale da parte dei cittadini. Quanto alla variante inglese, che è già presente negli Stati Uniti, Fauci ha detto che la diffusione ha raggiunto «oltre 20 Stati Usa, mentre è ancora assente è quella sudafricana, che però preoccupa di più».