Il carro armato russo di tipo T-72B3 catturato dalla petroliera ucraina Kochevnik stava dando pesanti problemi di malfunzionamento ad una brigata dell'esercito ucraino, che non ha molta familiarità con questa categoria di mezzi.
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Cosa è successo
I carri armato T-72B3 sono tra i più recenti prodotti dall'industria di armamamenti russa Uralvagonzavod, dei quali l'esercito ucriano ha cattuato circa 200 esemplari dall'inizio della guerra. Il mezzo catturato dalla petrolieta ucraina Kochevnik aveva avuto un pesante sversamento di petrolio, i compressori non funzionavano e il meccanismo elettrico di rotazione della torretta continuava a guastarsi, costringendo l'equipaggio a ruotare la torretta con una manovella.
Riuscendo a non far capire la propria appartenenza al fronte di Kiev, un ufficiale ucraino ha così deciso di chiamare la linea di assistenza russa, la quale, incredibilmente, ha fornito il supporto necessario a risolvere i problemi del carro armato da 45 tonnellate.
Le istruzioni date dal nemico
A fornire le istruzioni è stato il russo Aleksander Anatolevich, il quale promesso che avrebbe sollevato i problemi con l'ufficio di progettazione anche il produttore di motori. Il generale ucraino è riuscito anche a parlare con uno dei dirigenti della Uralvagonzavod, il complesso industriale bellico russo che produce i T-72B3, il quale gli ha chiesto di descrivere dettagliatamente i problemi del carro armato su WhatsApp. A quel punto il soldato ha rivelato di essere ucraino e che il suo esercito aveva catturato il carro armato problematico intorno a alla fine dell'anno scorso e, ridendo, ha infine concluso la chiamata.