Israele, il cardinale Parolin costernato: «in fumo tutte le speranze di pace all'orizzonte, ora sarà tutto più difficile, mondo impazzito»

«Non so cosa dire, mi sento talmente colpito e addolorato da queste vicende che si stanno svolgendo in Israele.

E' una tragedia immane. Il mondo sembra proprio impazzito, sembra che ormai si faccia solo affidamento sulla forza, sulla violenza e sul conflitto per risolvere problemi che ci sono e che sono problemi reali, che vanno affrontati e risolti con ben altri meriti» Il cardinale Pietro Parolin sembra quasi senza parole davanti all'attacco di Hamas e al convegno sui cattolici e l'Europa che si è svolto a Camaldoli si dispera perchè quei pochi fili di pace sembrano sfumare.

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«Al di là delle distruzioni delle vite umane a cui abbiamo assistito in maniera orripilante, al di là di tutti i problemi che ci sono adesso con gli ostaggi presi da parte di Hamas e con la reazione di Israele, sono le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo. Questo esigerà uno sforzo molto molto più grande per poter riprendere i fili e tentare di arrivare a una soluzione pacifica che è l'unica soluzione giusta e l'unica soluzione efficace che eviterà il ripetersi di queste situazioni».

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Il segretario di Stato spera che l'Europa recuperi il suo ruolo di pace di fronte alla crisi che si apre in Medio Oriente. «L'Europa si è costituita proprio come un'esperienza fondamentale di pace dopo le grandi tragedie del Novecento. E non solo al suo interno ma anche all'esterno. Però credo che i problemi che ci sono all'interno dell'Unione europea e la difficoltà di rapportarsi in maniera giusta con le altre realtà rendano difficile questo ruolo di pace che l'Europa dovrebbe svolgere nel mondo. Speriamo che recuperi questo suo ruolo, questa sua dimensione, ma non lo vedo così chiaro e così netto».