Una maschera a tenuta stagna collegata a un erogatore di azoto priva il corpo dell'ossigeno, elemento cruciale per la vita. Questo è il metodo che ha portato alla morte per ipossia da azoto del detenuto americano Kenneth Smith.
Azoto, come viene eliminato l'ossigeno
La procedura adottata dallo Stato dell'Alabama consiste nel eliminare completamente l'ossigeno, sostituendolo con l'azoto. Questo gas, il cui nome significa "privo di vita", costituisce il 78% dell'aria che respiriamo ed è innocuo per l'uomo. Tuttavia, se utilizzato per privare un organismo dell'ossigeno, diventa letale. Secondo il protocollo, l'azoto viene somministrato attraverso una maschera per 15 minuti o per 5 minuti dopo l'arresto dell'attività cardiaca. Si prevede che questa somministrazione faccia perdere i sensi al detenuto in pochi minuti, seguita successivamente da una morte priva di sofferenza. Non esistono test che confermino tale aspettativa.
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L'ipossia con l'azoto viene anche utilizzata per l'eutanasia degli animali. Secondo le linee guida dell'American Veterinary Medical Association, nei ratti, cani, conigli e visoni, la perdita di coscienza avviene in 90 secondi, seguita dalla morte in 7 minuti. Tuttavia, il documento sottolinea che questa tecnica è considerata inaccettabile per la maggior parte dei mammiferi. L'azoto è impiegato anche per la disinfestazione di vari manufatti. Dopo aver chiuso l'oggetto in un involucro ermetico, l'ossigeno viene sostituito con l'azoto. L'assenza di ossigeno provoca la morte degli organismi infestanti, come ad esempio i tarli.