Fascino mediterraneo e una sensualità tutta naturale che, a suo dire, la fa sembrare goffa.
Federica Torchetti, attrice pugliese classe 1995, non ha ancora 30 anni ma una carriera cinematografica avviatissima.
Nel suo armadio c’è più ordine o caos?
«Tendenzialmente sono abbastanza ordinata, ma nei periodi di lavoro intenso tendo a lasciar andare e imparo a trovare l’ordine nel disordine. Una scusa che ripeto a me stessa come un mantra e pare funzioni».
Si è mai regalata momenti di shopping sfrenato? E cosa ha comprato?
«Sì, soprattutto nei momenti di estrema felicità o tristezza. Lo trovo terapeutico e mi distrae molto dalla realtà. Sono una fan sfegatata di trench e giacche oversize».
Come definirebbe il suo stile?
«Non mi riconosco in uno stile preciso. Mi piace il vintage e lo stile francese in inverno. Amo pantaloni a vita alta e maglioni in cashmere d’inverno, al contrario d’estate uso molto pantaloni in lino e camicette corte. D’estate sono decisamente poco rétro».
Ama più la semplicità o osare negli abbinamenti?
«Tendo sempre ad equilibrare l’abbigliamento in base a come ho i capelli. Se li porto legati posso sbizzarrirmi con colori e quindi utilizzare anche abiti più estrosi. Se invece li ho sciolti bilancio con capi più sobri».
Quanto si sente sensuale e quanto goffa?
«La maggior parte delle volte mi sento goffa, ed è assurdo perché proprio in quei momenti agli occhi degli altri appaio sensuale».
Ha un colore preferito?
«Mi piace il color cammello».
A quale indumento non rinuncerebbe mai?
«Al mio Woolrich invernale, elegante e casual ».
E cosa non indosserebbe per alcuna ragione al mondo?
«I vestitini corti e super aderenti a pois».
Attualmente quali sono i capi e gli accessori chiave?
«Trench in camoscio, jeans scuro a vita alta e dr Martens platform. Poi orecchini a cerchio dorati, il basco francese, e la borsa a spalla anni ’90».
Ha un portafortuna?
«In realtà, nonostante io sia nata di venerdì 17 non sono molto scaramantica. Non escludo però che possa diventarlo».
Scarpe: alte o basse?
«Alte, ma non troppo. Devo sempre sentirmi comoda».
C’è un abito che la fa sentire particolarmente bella?
«Sì, un vestitino corto stile impero preso in una boutique a Parigi, in velluto nero».
Le è sempre piaciuto il suo modo di vestire?
«Non proprio. Ho iniziato tardino, intorno al terzo liceo, ad avere un po’ più di gusto personale. Alle medie ero a metà tra l’emo e il truzzo, periodo che grazie al cielo durato pochissimo».
Ha qualche accessorio o capo a cui è legata?
«Un choker preso in una gioielleria a Saint Tropez quest’inverno. Non ha un valore affettivo, ma da quando l’ho comprato non riesco a liberarmene».
Quale sarà il suo prossimo acquisto fashion?
«A Roma, in una delle traverse di via dei Condotti, ho visto un trench in pelle nero. Devo assolutamente ritrovarlo».