Caro direttore,
dunque la guerra tra Russia e Ucraina non si limita ad angosciarci im giorni e le notti e ad occupare da mesi i telegiornali e i giornali. Adesso sbarca anche a Sanremo. Nel regno della canzonetta ci sarà infatti uno spazio anche per ascoltare il presidente ucraino Zelensky, invitato dalla Rai e dagli organizzatori del festival a parlare. Ma era proprio il caso? Non ne sono così convinto. E lei? Vorrei conoscere la sua opinione su questa presenza che vedo fa parecchio discutere.
Enrico Grossi
Treviso
Caro lettore,
Non mi pare che questo abbia suscitato scandalo o polemiche. Forse si pensa che il grande pubblico televisivo che segue Sanremo non sia abbastanza preparato o maturo per ascoltare Zelensky per ben due minuti (perchè questo è il tempo previsto per il suo intervento)? Voglio sperare di no. Se poi consideriamo la cosa dal punto di vista dello spettacolo, direi che siamo in perfetto stile Sanremo. Da diversi anni ormai il Festival è diventato un grande contenitore dove le canzoni e i cantanti in gara sono solo un elemento dello spettacolo e quasi mai il più importante nè quello che calamita i maggiori ascolti televisivi. E non c'è da dubitare sul fatto che l'intervento del presidente ucraino, grazie anche alle polemiche che lo hanno preceduto, sarà uno dei momenti più seguiti del Festival. Per la gioia di Amadeus e della Rai.
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