Dalla revisione del Natale alla eco-stretta sulle case quando a Bruxelles c'è la fantasia al potere

Sabato 11 Dicembre 2021
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Egregio Direttore,
non so quali menti sublimi alberghino nella Commissione Europea ma, ultimamente, per me, non ne indovinano una. Prima la proposta, fortunatamente ritirata, di togliere negli auguri natalizi la parola Buon Natale. Poi la decisione, sperando che venga anche questa ritirata, del cambiamento delle classi energetiche per gli immobili (dal 2027 classe E, dal 2030 classe D e dal 2033 classe C). Capisco la necessità di ridurre le emissioni ma, in Italia e credo anche in tante altre parti d'Europa, ci sono migliaia di edifici storici (castelli, palazzi, ville) che ai proprietari, che spesso li hanno ereditati, costano una fortuna per la manutenzione.

Se questi non potessero più venderli o affittarli, cosa succederebbe? Un patrimonio immenso rischierebbe di venir cancellato. È questo che la Commissione davvero vuole?
Alvise Lorenzo Sandi


Caro lettore,
come già accaduto con il tentativo, per fortuna sventato, di sconsigliare l'uso dell'espressione Buon Natale a tutti i cittadini europei, anche in questo caso la Commissione dimostra di essere scollegata dalla realtà e dagli interessi concreti dei paesi che dovrebbe rappresentare.

A Bruxelles sembrano essersi specializzati in esercizi fantasiosi, all'insegna del politicamente corretto, che tuttavia se tradotti in realtà possono avere conseguenze gravissime sul piano economico (nel caso delle classi energetiche degli immobili) e sul piano culturale (nel caso degli auguri natalizi).

A questo punto dovremmo chiederci se qualcosa non vada cambiato nella selezione della classe dirigente europea. I commissari, per il ruolo che rivestono, dovrebbero rappresentare un'élite della politica continentale. In moltissimi casi sono invece ex governanti in cerca di occupazione o politici riciclati in salsa europea. Questo forse può spiegare come possa accadere che da Bruxelles escano proposte così strampalate e assurde come quelle delle ultime settimane. Proprio perché l'Europa è importante, e lo sarà sempre di più nei prossimi anni, dobbiamo essere certi che al vertice della Comunità ci siano uomini e donne di alto livello, con una conoscenza delle diverse realtà nazionali. Non dei pericolosi azzeccagarbugli.

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