Bisogna dare una risposta alle richieste di aiuto dei disabili che non riescono a essere vaccinati

Giovedì 15 Aprile 2021

Egregio Direttore,
in questi giorni mi sto chiedendo perché si stanno vaccinando gli over 80 e gli over 70 in buona salute e non si vaccinano gli invalidi con Legge 104 nel caso specifico con un arto amputato un piede in cancrena e grossi problemi cardiovascolari. Per loro non c'è nessuna possibilità di prenotazione e nessuna chiamata dal medico di base, forse dal 3 maggio ci sarà qualche possibilità. Non Le sembra questa data molto lontana? Io sto cercando di darmi delle risposte. Due in particolare. Risposta numero 1- Gli over 80 e 70 vengono vaccinati con Astrazeneca, un invalido ha bisogno di Pfizer. Il presidente Zaia ha detto che Pfizer attualmente è puntuale nelle consegne. Allora i vaccini ci sono, perché non si usano? Risposta numero 2- Scelta politica di selezionare la specie. Mentre gli over 80 e 70 sani sono utili alla società, possono fare i nonni, volontariato gratuito e altro, gli invalidi sono un peso per lo Stato, la sanità e la società fatta eccezione per la famiglia dell'interessato a cui naturalmente non viene data voce. Altre risposte non me le so dare. Se lei ne ha altre sarei ben felice di conoscerle.

Tiziana Bernardi
San Pietro in Gu (Padova)


Cara lettrice,
non so se saprò darle risposte soddisfacenti.

Ma è stato proprio il nostro giornale con un articolo di Alda Vanzan, a sollevare nei giorni scorsi il caso delle difficoltà che incontrano in Veneto molte persone disabili a vedere riconosciuto il loro diritto a essere vaccinati in via prioritaria. Cosa che è chiaramente prevista dalle norme nazionali e regionali. Gli ostacoli incontrati o addirittura l'impossibilità ad accedere alla profilassi anti Covid da parte di questi cittadini, tuttavia, non derivano solo dalla persistente scarsità di sieri, né certamente da quella che lei definisce una, più o meno velata, scelta politica di selezionare la specie. Il problema principale sembra essere costituito da un buco informatico che è stato scoperto nei dati inviati dall'Inps centrale al Veneto e che rende di fatto irriconoscibili dai sistemi computerizzati come soggetti vulnerabili, molte persone affette da disabilità in base alla legge 104. In pratica questi cittadini non riescono a prenotare la loro vaccinazione o a vedere riconosciuta la loro priorità perché, pur essendo disabili, non risultano tali in base ai codici trasmessi dall'Inps. Una situazione inaccettabile a cui la Regione Veneto si è impegnata a porre rapidamente rimedio, ma che non ha ancora trovato una sua completa soluzione. Ad oggi in Veneto, secondo i dati ufficiali, sono stati vaccinati 82.406 soggetti inseriti nella categoria estremamente vulnerabili o disabili. Ma altri, spesso affetti da grossi problemi e con difficoltà di mobilità, attendono ancora la somministrazione del siero. E alla loro richiesta di vedere rispettato il diritto di essere immunizzati dal Covid va data al più presto una risposta.

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