«Sono uscito dalla giuria dei David Di Donatello.
Già in passato, il regista romano aveva infatti avuto modo di criticare aspramente sui social le posizioni del Premio e le scelte sulle candidature. In un tweet dopo l'annuncio sulle candidature del 2021, dalle quali è stato escluso, per quelle maggiori, il suo 'Gli anni più bellì, Muccino aveva scritto esprimendo tutta la sua delusione: «Diciamocelo, cari Giurati del PremiDavid: questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l'avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo».
Il film 'Gli anni più bellì ha ottenuto due candidature ai David: quello alla miglior attrice protagonista (Micaela Ramazzotti) e alla miglior canzone originale (Claudio Baglioni), ma non quello alla miglior regia, né alla miglior sceneggiatura. Muccino se l'era presa con i giurati anche per la scelta di candidare il film 'Favolaccè dei fratelli D'Innocenzo: «Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire», aveva scritto lapidario. Andando indietro nel tempo, al regista de 'L'ultimo baciò non era andata giù neanche l'esclusione dal premio per la Miglior Regia di 'A casa tutti benè, del 2018, film che aveva registrato grande successo di botteghino. «Il film meritava assai di più e dispiace doverlo scrivere», aveva scritto Muccino. «Non sono presuntuoso, anche se sono certo che ora lo penserete categoricamente», aveva aggiunto.